La Cina chiede di cancellare articoli a una seconda rivista accademica

La Cambridge University Press torna ripubblica articoli della prima

AGO 22, 2017 -

Roma, 22 ago. (askanews) – Continua l’attacco delle autorità cinesi alla libertà accademica: a un secondo prestigioso giornale scientifico è stata chiesta la cancellazione un centinaio di articoli. Si tratta del Journal of Asian Studies, rivista dell’Associazione per gli studi asiatici (AAS) con base negli Usa, che è pubblicato dalla Cambridge University Press, l’antica casa editrice al centro della polemica negli ultimi giorni con Pechino.

La scorsa settimana il governo cinese aveva posto la CUP di fronte a un aut-aut: o la cancellazione di circa 300 articoli dal giornale China Quaterly sul web cinese o l’uscita dal mercato della Repubblica popolare. La CUP, in un primo momento, aveva ottemperato all’ordine provocando lo sdegno degli studiosi. Ma ieri è tornata sui suoi passi.

“I dirigenti dell’Associazione (per gli studi asiatici) sono estremamente preoccupati per questa violazione della libertà accademica e l’AAS sta discutendo con la CUP su come rispondere al governo cinese”, si legge in un comunicato pubblicato sul sito della AAS. “Noi – continua – ci opponiamo a questo jn ogni forma e continueremo a promorre il libero scambio della ricerca accademica tra gli studiosi nel mondo”.

CUP, dopo un primo momento in cui aveva accettato il primo diktat cinese, è tornato ieri sui suioi passi. “Intendiamo ripubblicare immediatamente gli articoli rimossi dal sito in Cina”, ha dichiarato su Twitter, il direttore Tim Pringle. E ha aggiunto che la decisione di rimuovere gli articoli era stata presa “senza il consendo di China Quaterly”.

La Cambridge University Press è considerata la più antica casa editrice del mondo. Dopo l’annuncio che avrebbe rimosso gli articoli di China Quaterly – per lo più su temi sensibili come la strage di piazza Tiananmen – è finita in una tempesta di critiche.

(Fonte Afp)