Ginevra, 17 ago. (askanews) – Il territorio ancora controllato dallo Stato islamico a Raqqa è “il luogo peggiore” della Siria. Lo ha affermato l’Onu in un nuovo rapporto umanitario sul Paese in guerra, dove negli ultimi tre giorni, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i raid della coalizione occidentale hanno ucciso 59 civili, tra cui 21 bambini.
“Il luogo peggiore probabilmente oggi in Siria è la parte di Raqqa ancora in mano ai jihadisti del cosiddetto Stato islamico” ha detto il capo della operazioni umanitarie Onu in Siria Jan Egeland. L’Onu stima che ci siano ancora 25mila civili intrappolati in città, la capitale di fatto dell’Isis in Siria.
“Sono circondati dai combattenti delle Forze democratiche siriane e pare vengano usati come scudi umani dallo Stato islamico” ha aggiunto Egeland, che nota i “costanti raid aerei” della coalizione a guida Usa. “Sollecitiamo perciò la coalizione, la Forze con cui siamo in contatto di consentire a quante più persone possibile di fuggire” ha detto.
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