Su autobus a Seoul statue per ricordare “donne di conforto”

Vicenda storica che avvelena i rapporti con il Giappone

AGO 14, 2017 -

Roma, 14 ago. (askanews) – Hanno cominciato a circolare oggi bus a Seoul che ospitano una statua che simboleggia le cosiddette “donne di conforto”, cioè le donne costrette a servire a scopi sessuali al seguito dell’Armata imperiale giapponese fino alla conclusione della seconda guerra mondiale.

Secondo la gran parte degli storici, fino 200mila donne, per lo più da Corea, Cina e Filippine, lavorarono nei bordelli militari. Per i coreani si tratta di una materia molto sensibile, che continua ad avvelenare i rapporti con Tokyo.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le statue installante in Corea del Sud. Una in particolare, collocata all’esterno dell’Ambasciata nipponica a Seoul, ha provocato l’ira giapponese.

Nel 2015 il Giappone ha firmato con la Corea un accordo con scuse e un miliardo di yen (9 mln di dollari) per aprire una fondazione che si occupi della “donne di conforto” ancora viventi.

La compagnia degli autobus della capitale sudcoreana ha dichiarato che intende installare statue in cinque autobus che circolano nel centro della città. “Vogliamo invitare la gente a non dimenticare questa storias dolorosa”, ha detto Rim Ji-wook della Dong-A Traffic Service.

(Fonte Afp)