Perchè l’isola di Guam è nel mirino della Nordcorea

Vi approdò Magellano. Colonia spagnola, poi base strategica Usa

AGO 9, 2017 -

Roma, 9 ago. (askanews) – Guam è finita nel mirino di Kim Jong Un. Questa piccola isola del Pacifico, della quale pochi avevano sentito fino a oggi parlare, è divenuta oggetto dell’attenzione internazionale perché la Corea del Nord ha dichiarato di star valutando un attacco missilistico nei suoi confronti. Il senso della minaccia, tuttavia, si capisce maggiormente quando si viene a conoscenza del fatto che quasi un terzo della sua superficie è occupata da basi militari statunitensi.

L’isola ha una superficie di poco più di 540 km quadrati – poco più del doppio dell’isola d’Elba – e ospita circa 160mila abitanti. A questi vanno ad aggiungersi 6mila militari Usa che, però, nei piani americani potrebbero raddoppiare se si procederà con l’alleggerimento della presenza nell’insediamento giapponese di Okinawa.

Gli abitanti nativi, Chamorro, furono “scoperti” dall’esploratore portoghese Ferdinando Magellano nel 1521. Fu la Spagna a colonizzarla a metà del XVII secolo e finì tra i possedimenti statunitensi dopo la guerra ispano-americana nel 1898. In seguito alla seconda guerra mondiale, divenne uno dei “territori non autogovernantisi” delle Nazioni unite, di fatto sotto il controllo degli Stati uniti.

Un po come Portorico, gli abitanti di Guam hanno chiesto di far parte di un commonwealth con gli Stati uniti, ma in un primo momento questo status è stato respinto. L’isola – tecnicamente un territorio non incorporato dagli Usa – elegge un delegato non votante alla Camera dei rappresentanti Usa.

Esistono tuttavia anche mal di pancia da parte dei residenti in relazione alla pressione ambientale esercitata dalla presenza militare americana, in particolare dopo che si è parlato di un rafforzamento della presenza Usa.

Le basi Usa sono consistenti nell’isola. Nel sud c’è una base navale, che ospita quattro sottomarini nucleari e uno squadrone di elicotteri. Nel nord dell’isola c’è la base aerea Andersen, che ospita bombardieri, tra i quali alcuni bombardieri strategici B-52. Poi centri di comando e controllo. E anche un sistema di difesa antimissilistico THAAD, simile a quello che è in via d’installazione in Corea del Sud.

Mos