Libia, fonti italiane: ostilità a missione non inficia cooperazione

Parole di Majburi rientrano in "dinamica del dibattito interno"

AGO 4, 2017 -

Roma, 4 ago. (askanews) – Le parole di uno dei membri del Consiglio presidenziale libico, Fathi Majburi, circa l’asserita violazione della sovranità libica da parte dell’Italia, “rientrano nella dinamica di un dibattito interno” in Libia, “che l’Italia rispetta pienamente”, e “non inficiano in alcun modo il rapporto di cooperazione tra i due Paesi”. Lo precisano fonti vicine alla Farnesina, ricordando che Majburi non è il numero due del capo del governo di accordo nazionale Fayez al Sarraj, ma uno dei membri del Consiglio presidenziale libico e uno dei quattro vicepresidenti provenienti dall’Est della Libia.

Majburi ha chiesto oggi all’Italia di “porre fine immediatamente alla violazione della sovranità libica” ed ha lanciato un appello alla comunità internazionale e al Consiglio di Sicurezza dell’Onu affinché prendano una posizione contro la missione navale italiana.

Il rapporto di cooperazione tra Italia e Libia, riferiscono le fonti vicine alla Farnesina, è “mirato a potenziare la lotta contro i trafficanti di esseri umani – questione di importanza capitale per entrambi – e a rafforzare al tempo stesso la sovranità libica, il tutto all’interno di una cornice giuridica certa”.

“Le iniziative del programma a sostegno della Guardia costiera libica”, ribadiscono le fonti, “saranno effettuate solo su espressa richiesta della stessa Guardia costiera e del governo libico”.