Polonia, presidente boccia le contestate leggi che minano l’indipendenza della magistratura

Le due misure al centro delle preoccupazioni europee

LUG 24, 2017 -

Roma, 24 lug. (askanews) – Il presidente polacco Andrzej Duda ha posto il veto sulla contestata e controversa riforma della Corte Suprema e quella sul Consiglio nazionale della magistratura.

Il presidente polacco, da sempre molto vicino al partito di governo Diritto e Giustizia (Pis), ha annunciato il veto sulle riforme, duramente contestate da manifestazioni di massa, dall’Unione europea e anche dagli Stati Uniti perché avrebbero posto il sistema giudiziario polacco sotto il controllo della politica.

L’Ue aveva minacciato sanzioni senza precedenti se il testo fosse diventato legge. Ieri migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Varsavia e in altre città polacche con candele, bandiere polacche e rose bianche, simbolo del movimento civico, per chiedere a Duda di porre il veto.

Duda, parlando sulla tv di stato, ha annunciato di aver posto il veto sulla riforma della Corte Suprema e del Consiglio di giustizia, organo che decide le promozioni dei giudici. “Questa legge non rafforzerebbe il senso di giustizia”, ha dichiarato.

“Il sistema giudiziario polacco non ha bisogno di una riorganizzazione profonda, deve prima di tutto garantire un senso di sicurezza. E nessun cambiamento del sistema legale dovrebbe aprire una frattura tra la società e lo Stato. Ho dovuto prendere questa decisione immediatamente dopo che le modifiche proposte hanno suscitato queste reazioni così sentite”, ha dichiarato, secondo Bloomberg.

Duda non ha menzionato tra le riforme su cui ha posto il veto quella che riguarda i tribunali di rango più basso e potrebbe quindi decidere di promulgarla, porre il veto o inviarla alla Corte Costituzionale per una revisione ulteriore.