Spazio, Esa: vogliamo cooperazione più stretta con Russia

Sulla Iss e su progetti legati a orbita terrestre

LUG 19, 2017 -

Mosca, 19 lug. (askanews) – L’agenzia spaziale europea vuole una più stretta cooperazione con la Russia e spera di lavorare più strettamente con la Russia nell’esplorazione dello spazio, così come in progetti legati all’orbita terrestre. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Esa, Johann-Dietrich Woerner al Salone internazionale aerospaziale MAKS 2017. “Speriamo di raggiungere una più stretta cooperazione con la Russia su progetti comuni legati all’orbita terrestre, l’esplorazione dello spazio, e il lavoro sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS)”, ha detto Woerner.

Il 28 luglio Paolo Nespoli, astroanuta dell’Esa con i colleghi Sergey Ryazanskiy e Randy Bresnik partirà dalla base di Baikonour dove l’astronauta già si trova in isolamento pre lancio. Destinazione Stazione Spaziale Internazionale nel contesto di una missione scientifica.

Per Nespoli è la terza missione sulla Iss: “quando partirò, sarò l’astronauta più anziano che ha cominciato a volare verso la Stazione spaziale internazionale”, ha affermato in una intervista telefonica con Askanews dalla ‘Città delle stelle’ – il blindatissimo villaggio degli astronauti fuori Mosca – prima che Nespoli entrasse in isolamento pre lancio. “La stazione spaziale internazionale è il programma internazionale più grosso in termini di costi, intensità, durata, coinvolge e vede lavorare insieme nazioni che non sono poi così amiche. Ricordo che i partner della stazione spaziale sono gli Stati Uniti, la Russia, 10 nazioni europee tra le quali l’Italia, il Giappone, e il Canada”. Quasi impossibile sembrerebbe mettere d’accordo tante teste, ma secondo Nespoli: “un programma così, è complesso e costa tanto, ma quando si arriva a una decisione, questa è veramente solida. Intoccabile. E questo la dice lunga su come forse in futuro dovremmo cambiare il nostro atteggiamento. Da nazionalisti, nel senso di appartenenza a una nazione, a un contesto dove siamo tutti in fondo esseri umani e abitiamo lo stesso pianeta”.