Isis, al Baghdadi vivo o morto? Riparte il giallo sulle sorti del Califfo

Secondo fonti irachene e curde è ancora vivo e si trova nei pressi di Raqqa

LUG 17, 2017 -

Roma, 17 lug. (askanews) – Nelle ultime settimane c’è stata intensa speculazione sulle sorti del leader dello Stato Islamico Abu Bakr al-Baghdadi. Dopo gli annunci dei giorni scorsi da Iraq e Siria sulla morte del ‘Califfo’, oggi dagli stessi Paesi sono arrivate notizie diametralmente opposte: “al Baghdadi è vivo e si trova nei pressi di Raqqa”, capitale del Califfato nero nel Nord siriano dove infuria la battaglia per liberare la città dai jihadisti. E mentre i russi sostengono l’ipotesi della morte, Washington rimane cauta senza sostanzialmente confermare né smentire. La verità è che ad oggi non c’è certezza sul destino dell’uomo più ricercato al mondo, sulla cui testa pende una taglia milionaria promessa dagli Stati Uniti.

Ad aprire la saga dei rimpalli è stata più di un mese fa Mosca con un annuncio del ministero della Difesa russo che aveva dato il Califfo “quasi certamente” ucciso in un raid vicino a Raqqa. Un annuncio, quello dell’eliminazione del Numero uno dell’Isis, che la settimana scorsa è stato confermato da due fonti distinte. La prima è la tv satellitare irachena al Sumaria, secondo cui l’Isis stesso avrebbe ammesso in un comunicato l’uccisione del capo (ma non vi è mai stata conferma diretta come è sempre avvenuto in passato). La seconda conferma è arrivata dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, una Ong vicina all’opposizione al regime di Assad che diceva di aver appreso la notizia della morte di al Baghdadi “da alti comandanti dell’Isis” nella provincia orientale siriana di Deir Ezzor tuttora sotto controllo dei jihadisti.

Oggi invece le notizie che arrivano sia dai servizi segreti iracheni che da quelli dei curdi siriani sono di segno opposto. Il primo a smentire la morte del “Califfo”, è stato il capo dell’intelligence irachena, Abu Ali al Basri, per il quale “al Baghdadi è vivo ed è ancora nascosto in Siria, e precisamente in una zona fuori di Raqqa”.

L’annuncio di Baghdad è subito stato seguito da un altro dello stesso tenore, però dei curdi siriani che dall’inizio di giugno guidano la battaglia per la liberazione di Raqqa: “Sono sicuro al 99% che il capo dell’Isis, il terrorista che si fa chiamare Abu Bakr al Baghdadi sia ancora in vita e che si trovi in una zona a Sud di Raqqa”, ha dichiarato Lahur Talabani, indicato come “un alto funzionario curdo nella lotta al terrorismo”.

Nell’ultimo anno, l’intelligence statunitense ha regolarmente suggerito che al Baghdadi era probabilmente vivo e si nascondeva da qualche parte a Ovest di Mosul, ultima grande roccaforte irachena del Califfato liberata la settimana scorsa dopo 9 mesi di battaglia. Ma ora Washington non sa dove si trova il Califfo, secondo un alto funzionario americano citato dalla CNN, che nel dicembre 2016 aveva affermato che gli Usa “erano a conoscenza solamente di alcuni dei movimenti di Baghdadi”.

I funzionari americani dicono di non sapere se è morto o vivo. Interpellato dai giornalisti, il primo comandante statunitense nella lotta contro l’Isis, il generale Stephen Townsend, ha detto: “Non ho ragione di credere che sia vivo. Non ho prove, lo sapete”.

Sta di fatto che ad oggi non ci sono stati annunci dell’Isis e nessuna comunicazione tra jihadisti sulla morte del leader è stata intercettata. Che il destino di al Baghdad sia un mistero lo conferma lo stesso Townsend: “Onestamente, non lo so, spero che sia più morto di un chiodo di una porta”, ha detto.