Donald Trump furioso su Twitter mentre crolla la sua popolarità

Sul presidente Usa sempre più lunga l'ombra del Russiagate

LUG 16, 2017 -

New York, 16 lug. (askanews) – Con una nuova raffica di tweet furiosi e un legale inviato in offensiva mediatica, Donald Trump tenta il rilancio in offensiva. Anche a fronte di una popolarità in picchiata, confermata ai minimi storici da un nuovo sondaggio che lo ha fatto ulteriormente arrabbiare, anche se allo stesso tempo ha definito il risultato “non male”.

Il tasso di approvazione del suo operato precipitato al 36% sembra confermare che il Russiagate, lo scandalo che lo vede nel mirino delle indagini su possibili collusioni tra il suo team elettorale e il Cremlino, lo sta mettendo in serie difficoltà. E che non si vedono risultati, anzi, degli sforzi di tutto il suo entourage per affermare che il presidente non sapeva niente dell’incontro tra il suo figlio maggiore, Donald Jr, e Natalia Veselnitskaya, una legale russa con legami altolocati in Russia. Questo ultimo sviluppo del Russiagate potrebbe aver segnato una svolta, anche perchè il figlio del presidente ha dovuto ammettere i contatti con l’avvocatessa russa, per anticipare la pubblicazione di uno scambio di email che lo avrebbe inchiodato.

E oggi per difendere nuovamente il suo primogenito, Trump ha scelto di tornare ad attaccare Hillary Clinton, che a suo avviso “può ottenere le domande che le saranno fatte al dibattito e può cancellare 33.000 e-mail mentre mio figlio Don viene trattato con disprezzo dai media FaKE News?”. Il presidente ha così rispolverato un paio di accuse diventate ritornello durante la campagna elettorale contro la sua avversaria democratica, poi se l’è presa di nuovo contro i media, accusati di mentire per metterlo in difficoltà.

“#Fake News is DISTORTING DEMOCRACY in our country.”, ha scritto in un altro tweet (le fake news deviano la democrazia nel nostro Paese). Dopodichè ha lanciato un altro cinguettio per ringraziare un suo ex consulente di campagna, Michael Caputo, “per aver detto in modo così potente che non c’è stata collusione con la Russia da parte del nostro team elettorale”. Venerdì scorso Caputo ha testimoniato di fronte al Comitato Intelligence della Camera riunito a porte chiuse e secondo quanto emerso avrebbe detto di non avere alcuna prova o sospetto di collusione con il Cremlino durante la fase pre-elettorale.

La mitragliata domenicale via Twitter ha visto inoltre Donald Trump scagliarsi contro il nuovo sondaggio, che gli assegna un tasso di approvazione ai minimi storici, e allo stesso tempo difendere il suo ‘rating’.

“Il sondaggio ABC/Washington Post, anche se quasi il 40% in questa fase non è male, è il sondaggio più impreciso mai visto in fase elettorale!”, ha twittato il presidente Usa, commentando il nuovo rilevamento secondo cui il tasso di approvazione per il suo operato è sceso al 36% rispetto al 42% registrato lo scorso aprile, mentre la percentuale dei consultati che lo disapprovano sale di cinque punti, arrivando al 58%.