Turchia, centinaia di migliaia in piazza un anno dopo il golpe fallito

Erdogan inaugura un monumento alle vittime del tentato colpo di stato

LUG 15, 2017 -

Istanbul, 15 lug. (askanews) – Nelle piazze centinaia di migliaia di persone: così oggi in Turchia è stato ricordato, a un anno di distanza, il fallito colpo di stato contro il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Soltanto a Istanbul in decine di migliaia, per lo più sostenitori di Erdogan, sono scesi in strada sventolando le bandiere turche e dirigendosi verso uno dei ponti che attraversano il Bosforo, teatro lo scorso anno di uno degli episodi più sanguinosi del fallito golpe. Erdogan oggi inaugura un monumento alle vittime del golpe sul “ponte dei Martiri del 15 luglio”, prima di raggiungere Ankara per un suo discorso nell’ora esatta in cui i golpisti colpirono la sede del parlamento.

“Siamo qui per le vittime, per la democrazia, per il nostro paese, per la nostra gente, per la nostra bandiera”, ha detto alla France presse Hakan un abitante di Istanbul arrivato nei pressi del ponte. A Istanbul, ma anche ad Ankara e nel resto della Turchia, la gente ricorda il golpe costato la vita a 249 persone e che ha profondamente segnato il Paese. Ma mentre il fallimento del colpo di stato è stato salutato da Erdogan come una “vittoria per la democrazia”, la dura risposta arrivata da Ankara ha suscitato la preoccupazione dei paesi europei e delle organizzazioni che difendono il rispetto dei diritti umani.

Puntando il dito contro il predicatore Fethullah Gulen, indicato come il mandante, Ankara ha risposto al golpe colpendo i suoi presunti sostenitori: più di 50.000 persone sono state arrestate, e oltre 100.000 sono state rimosse dai loro incarichi. E ancora ieri, oltre 7.000 ufficiali di polizia, soldati e membri di ministeri sono stati silurati per decreto. Sempre ieri, Gulen ha ribadito dagli Stati Uniti, dove vive da anni in esilio, la sua estraneità ai fatti, denunciando una “caccia alle streghe” contro i suoi sostenitori. Da un anno Ankara chiede a Washington, senza successo, l’estradizione di Gulen.

Oggi il parlamento ha tenuto una sessione speciale in onore dei “martiri” che hanno “dato la vita per lo Stato” e in tutto il Paese sono state erette statue in loro onore e loro ritratti sono stati affissi nella metro di Istanbul. Filmati sull'”epopea del 15 luglio” sono stati trasmessi dalla televisione.

Le autorità hanno proclamato il 15 luglio festa nazionale della “democrazia e dell’unità”, definendo lo sventato colpo di stato una vittoria storica della democrazia turca.

(fonte Afp) Sim/Mau