Roma, 24 giu. (askanews) – Successo di Jeremy Corbyn sul palco del Festival musicale di Glastonbury, tempio del brit-rock e pop. No, il leader laburista britannico non ha sfidato il trionfo dei Radiohead di ieri suonando, ma ha raccontato a una folla estatica di giovani che “un altro mondo è possibile”.
Reduce dalla buona – e per molti osservatori sorprendente – affermazione alle elezioni di due settimane fa, il 68enne veterano della sinistra britannica è salito sul palco subito prima dei Kaiser Chiefs, un gruppo indie-rock di Leeds, e ha tenuto un discorso tutto incentrato su temi pacifisti, ambientali e anti-razzisti.
Corbyn ha promesso sostegno per i rifugiati e per i giovani e ha attaccato la politica del presidente Usa Donald Trump.
Ad accogliere il leader laburista, cartelli con la scritta “JC Hope” (Jeremy Corbyn Speranza) in un cuore rosso e “la nuova era di Jeremy Corbyn”. Oltre che t-shirt con la faccia di Corbyn.
Come aveva già fatto durante la campagna elettorale, Corbyn ha anche citato il poeta rivoluzionario britannico del XIX secolo Percy Bysshe Shelley, dicendo: “Sollevatevi, come leoni dopo il sonno…in un numero invincibile”.
Corbyn inoltre ha sottolineato come per troppo tempo i giovani “sono stati tirati su dicendo che non importava e che la loro generazione avrebbe avuto da pagare di più per ricevere meno”. Per questo, solo ora si sono sentiti coinvolti nella politica.
Alla buona affermazione dei laburisti di Corbyn, ha fatto da contraltare l’arretramento dei conservatori della premier Theresa May che la prossima settimana si dovrà sottopore al voto di fiducia in Parlamento. E se lo perderà, dovrà dimettersi.
Ieri sullo stesso palco di Glastonbury, il frontman dei Radiohead Thom Yorke ha detto a May: “Chiudi la porta e vattene”. La folla gli ha fatto eco scandendo il nome di Jeremy Corbyn.
(Fonte Afp)