Telegram minacciato di chiusura in Russia, il suo fondatore insorge

"Invece di americana WhatsApp, colpiscono noi che siamo neutrali"

GIU 23, 2017 -

Mosca, 23 giu. (askanews) – Il creatore di Telegram Pavel Durov ha detto che le autorità russe vogliono “sabotare l’interesse pubblico” e che “all’ordine del giorno in Russia non c’è lo stop a WhatsApp o Facebook Messenger, controllati dagli Usa, ma è attivamente discussa la chiusura della neutrale Telegram. Una volta che Telegram sarà bloccato, la corrispondenza dei funzionari russi, le loro comunicazioni con amici e parenti e altri dati sensibili passeranno via WhatsApp / Viber”, ha scritto Durov sulla sua pagina di ‘VKontakte’.

L’Authority russa per i media e le telecomunicazioni, Roskomnadzor, ha pubblicato sul suo sito una lettera aperta al creatore di Telegram, Pavel Durov, enfant terrible del Web in cirillico, chiedendogli di compilare un modulo che fornisca informazioni sulla società e in sostanza “dire se Telegram è disposto a lavorare in base al diritto russo”. In caso di rifiuto “Telegram deve essere bloccato in Russia”, avverte il regolatore.

Va detto che la grande novità portata da Telegram sul mercato della messaggistica, è la possibilità di stabilire conversazioni cifrate punto-punto, ossia messaggi che come nella migliore tradizione spionistica, si autodistruggono. Oltre a effettuare chiamate vocali cifrate “punto-punto”, scambiare messaggi vocali, fotografie, video, stickers e file di qualsiasi tipo grandi fino a 1,5 GB.