Trump: se Russia ha agito su voto, perché Obama non l’ha fermata?

Il presidente torna a twittare sul Russiagate dopo 6 giorni

GIU 22, 2017 -

New York, 22 giu. (askanews) – “L’ex consigliere per la Sicurezza interna Jeh Johnson (in realtà, era il segretario per la Sicurezza interna, ndr) è l’ultimo alto funzionario dell’intelligence ad affermare che non c’è stato un grande complotto tra Trump e la Russia”. Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, tornato a parlare del Russiagate su Twitter dopo aver ‘ammesso’, sei giorni fa, di essere indagato.

“Tra l’altro, se la Russia avesse lavorato così duramente alle elezioni del 2016, tutto sarebbe avvenuto sotto l’amministrazione Obama. Perché non li hanno fermati?” si chiede Trump in un altro tweet.

Ieri, Johnson ha testimoniato davanti alla commissione Intelligence della Camera: “Non ci sono prove che i voti [alle elezioni presidenziali dello scorso novembre] siano stati alterati o soppressi” dagli attacchi informatici orchestrati dalla Russia. L’ex membro dell’amministrazione Obama ha però aggiunto: “Nel 2016, il governo russo, diretto dallo stesso Vladimir Putin, ha orchestrato attacchi informatici nella nostra nazione con l’obiettivo di influenzare le nostre elezioni. Questo è un fatto, chiaro e semplice. Ora la domanda chiave per il presidente e il Congresso è: ‘Cosa faremo per proteggere gli americani e la loro democrazia da questo tipo di cose in futuro?'”.