Siria, Ankara: Usa ritireranno armi forze curde dopo sconfitta Isis

Media turchi: Pentagono lo ha comunicato per scritto alla Turchia

GIU 22, 2017 -

Roma, 22 giu. (askanews) – Le armi fornite dagli Stati Uniti alle forze siriane curde “saranno tornate indietro”, una volta sarà sconfitto lo Stato Islamico (Isis) in Siria. E’ quanto, secondo media turchi, ha scritto in una lettera il ministro della Difesa Usa Jim Mattis al suo omologo turco Fakri Isik.

Le forze di Siria Democratica (SDF) impegnate nella battaglia per la liberazione di Raqqa nel nord della Siria, è un’alleanza curdo-araba dominata dalle Unita di Difesa del Popolo (curdo), YPG, che Ankara considera l’estensione siriana del Partito dei Lavoratori del Kurdistan turco (PKK) considerato un gruppo “terroristico”.

Secondo quanto scrive oggi il quotidiano turco Hurriyet che cita fonti ministeriali, nella stessa missiva “inviata la settimana scorsa” il Segretario alla Difesa Usa avrebbe spiegato che Washington “si trova in una cooperazione forzata con il YPG a terra al fine di sconfiggere l’Isis in Siria”.

Stando sempre a quanto riporta Hurriyet, “Washington consegnerà la Turchia la lista degli armamenti inviati a YPG” e che il Pentagono si sarebbe impegnato che “l’80% dei combattenti” che rimarranno a Raqqa dopo la liberazione saranno arabi.

Lo scorso 30 maggio Washington aveva annunciato il via a trasferimenti di armi e veicoli a SDF. Nell’annunciare la decisione, il Pentagono ha detto che gli Stati Uniti sono “ben consapevole” dei problemi per la sicurezza della Turchia.