Morto studente Usa detenuto per 17 mesi in Corea del Nord

Era in coma ed era stato liberato il 13 giugno

GIU 20, 2017 -

New York, 20 giu. (askanews) – È morto Otto Warmbier, lo studente americano di 22 anni liberato la settimana scorsa dalla Corea del Nord. Si trovava in coma dal marzo del 2016, secondo quando ha fatto sapere il regime di Pyongyang. La famiglia – che ha diffuso la notizia – aveva detto che aveva gravi danni neurologici.

Warmbier era stato liberato la settimana scorsa dopo 17 mesi di detenzione: si trovava in Corea del Nord come turista quando era stato arrestato il 2 gennaio 2016 e poi condannato a 15 anni di lavori forzati per aver cercato di rubare un cartellone della propaganda del regime in un albergo. Il giovane, dopo un processo per direttissima durato un’ora, era stato condannato con l’accusa di “atto ostile contro lo Stato” nordcoreano.

“È nostro triste compito annunciare che nostro figlio, Otto Warmbier, ha portato a termine il suo viaggio verso casa”, si legge in una nota diffusa dalla famiglia del giovane. “Circondato dalla sua famiglia, Otto è morto oggi”. La scorsa settimana, i medici dell’ospedale di Cincinnati, Ohio, in cui si trovava ricoverato, avevano detto che il 22enne si trovava in coma con danni cerebrali in seguito a un arresto cardio-polmonare.

“Io e Melania porgiamo le più profonde condoglianze alla famiglia di Otto Warmbier per la sua morte prematura […] La sorte di Otto aumenta la determinazione della mia amministrazione a prevenire che tragedie di questo genere possano coinvolgere persone innocenti, sotto un regime che non rispetta regole della legge o le basi dell’umana decenza. Gli Stati Uniti ancora una volta condannano la brutalità del regime nordcoreano mentre piangiamo la sua ultima vittima”, si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca e firmata dal presidente americano, Donald Trump. (segue

Warmbier era rientrato a Cincinnati il 13 giugno e le sue condizioni erano già gravissime. Si trovava in Corea del Nord per una visita di cinque giorni organizzata da una agenzia di viaggi cinese. Sempre secondo i medici dell’ospedale di Cincinnati, il 22enne aveva subito un catastrofico danno cerebrale poco dopo la sua condanna, quasi di sicuro prima di aprile.

Al momento ci sono altri tre prigionieri con cittadinanza americana nelle prigioni di Pyongyang: Kim Dong Chul, imprenditore detenuto dall’aprile del 2015, Kim Sang-duk, ex professore in carcere dal 21 aprile del 2017, e Kim Hak-song, che lavorava alla Pyongyang University of Science and Technology (PUST), università di ispirazione cristiana all’interno del Paese. Nei giorni scorsi alcuni media americani avevano parlato di colloqui segreti tra diplomatici americani e funzionari del regime nordcoreano a Pyongyang e in alcune città europee, sia per stabilire un canale e fermare i programmi nucleari e missilistici del Paese, sia per liberare i prigionieri Usa.