Siria, Usa rispondono a Russia: “Non esiteremmo” a difenderci

Tensione tra Washington e Mosca dopo abbattimento jet siriano

GIU 19, 2017 -

New York, 19 giu. (askanews) – I piloti statunitensi operativi in Siria “non esiterebbero” a difendersi contro minacce russe. Lo ha dichiarato un portavoce del Pentagono, in un’escalation di tensione tra Washington e Mosca dopo l’abbattimento di un jet siriano da parte statunitense, a cui la Russia ha risposto affermando che tutti gli aerei della coalizione internazionale che voleranno a ovest dell’Eufrate in Siria “saranno seguiti” e “considerati obiettivi” dell’aviazione russa.

“Non cerchiamo il conflitto con nessun attore in Siria, a parte l’Isis, ma non esiteremmo a difenderci o a difendere gli alleati, se minacciati” ha detto il capitano Jeff Davis al Washington Examiner.

Il generale Joseph Dunford, capo dello Stato maggiore congiunto, ha parlato al National Press Club: “Sono fiducioso sul fatto che il canale comunicativo con la Russia sia ancora aperto e sono anche fiducioso sulla capacità delle nostre forze di prendersi cura di sé”. Adrian Rankine-Galloway, portavoce del dipartimento della Difesa, ha detto che gli aerei della coalizione continueranno a condurre “operazioni in tutta la Siria contro le forze dell’Isis e fornendo sostegno aereo ai partner della coalizione che si trovano sul terreno”.