Giappone, dopo un secolo inasprite pene per lo stupro

Finalmente i giudici potranno anche procedere d'ufficio

GIU 16, 2017 -

Roma, 16 giu. (askanews) – Il Giappone ha inasprito la pena minima per gli stupratori e ha allargato la definizione di aggressione a sfondo sessuale per includere anche quelle subite dagli uomini, non solo dalle donne, per la prima volta oggi nell’ambito di una riforma della legislazione ormai vecchia di un secolo.

I parlamentari hanno deciso unanimemente di aggiornare lo statuto del 1907 per imporre pene più dure su chi commette violenze sessuali e per rendere più agile la perseguibilità penale delgi stessi.

I cambiamenti, da tempo richiesti dalle vittime e dai loro legali, aumentano le pene minime a cinque anni per quelli condannati per stupro, in luogo degli attuali tre.

Inoltre, la riforma prevede la procedibilità d’ufficio, non su denuncia da parte della vittima. Proprio il fatto che si procedesse solo su querela rendeva particolarmente basso il numero delle denunce.

Per la prima volta, inoltre, la definizione di “stupro” è stata allargata includendo anche la possibilità che a essere violentato sia un uomo.

Inoltre, la nuova normativa dovrebbe anche garantire una più facile persecuzione degli abusi parentali nei confronti dei figli.

(Fonte Afp)