“Furbata” slovacca: ecco come evita strigliata Ue sui migranti

Ha accolto giusto qualche migrante come segno di buona volontà

GIU 13, 2017 -

Praga, 13 giu. (askanews) – La Slovacchia – grazie a un atteggiamento già definito “molto furbesco” da alcuni osservatori, “accogliendo qualche profugo di tanto in tanto” – è riuscita a evitare la procedura di infrazione avviata oggi da Bruxelles contro gli altri tre paesi del Gruppo di Visegrad: Repubblica ceca, Polonia e Ungheria.

Balza agli occhi infatti che l’atteggiamento e la retorica antimigranti del governo slovacco siano stati negli ultimi anni del tutto paragonabili, in taluni casi persino più accentuati, rispetto a quelli degli altri tre paesi contro i quali oggi la Commissione Ue ha agito.

Il premier slovacco Robert Fico in più di una occasione ha dichiarato di “non voler correre il rischio di far sorgere comunità musulmane” nel suo paese. Parole durissime, rispetto alle quali appare incomprensibile il fatto che Bratislava oggi non sia stata compresa nella procedura di infrazione avviata dalla Ue.

Bratislava – questa sarebbe la spiegazione – ha però accolto da agosto 17 migranti, gli ultimi otto a febbraio, quasi tutti donne e bambini, profughi siriani, fatti arrivare dalla Grecia. Il tutto non in base alle quote di ricollocamento indicate dalla Ue, apertamente respinte, ma “a titolo volontario”.

Tanto quanto basta, evidentemente, per convincere Bruxelles, sulla presenza di una certa “buona volontà” da parte della Slovacchia in questa crisi dei migranti.