Brasile, il sindaco di Rio vuole tagliare i fondi al Carnevale

Pesa crisi, ma anche religiosità del primo cittadino

GIU 13, 2017 -

Rio de Janeiro, 13 giu. (askanews) – Il sindaco di Rio de Janeiro Marcelo Crivella ha annunciato che intende dimezzare i fondi che il comune versa alle scuole di samba della città, che organizzano le parate del celeberrimo Carnevale. Il comune oggi versa circa due milioni di reais, oltre 600mila dollari, a ciascuna delle 12 principali scuole di samba che formano il cosiddetto Gruppo Speciale e competono nel Sambodromo con le loro elaborate parate.

Ma dopo due anni di grave recessione in Brasile, il comune sta pensando di tagliare il budget e Crivella, ex vescovo della evangelica Chiesa Universale del Regno di Dio, è notoriamente tiepido verso gli eccessi del Carnevale. Quest’anno ha rotto con la tradizione e non si è fatto vedere all’apertura del Carnevale al Sambodromo, un segnale della sua disapprovazione verso la cultura godereccia della festa.

Ora Crivella sta studiando un piano per dimezzare il budget di circa sette milioni di dollari per le scuole di samba impiegando i risparmi per finanziare gli asili nido comunali. “Stiamo riflettendo su come spendere meglio, se usare queste risorse per una festa di tre giorni o in 365 giorni” ha detto l’ufficio del sindaco.

La competizione tra le scuole di samba è il culmine di varie settimane di festeggiamenti che portano nella casse di Rio circa un miliardo di dollari. Jorge Luiz Castanheira, presidente dellA Lega indipendente delle scuole di samba ha detto che il taglio dei fondi sarebbe “un passo indietro” per un evento di risonanza mondiale. “L’aumento dei fondi agli asili nido è senz’altro importante, ma qui si tratta il Carnevale con un approccio semplicistico” ha dichiarato al quotidiano O Globo. “E’ soprattutto l’economia che circonda il Carnevale, gli alberghi, i ristoranti e le attività, a generare entrate fiscali”.

A febbraio il Carnevale ha subito un brutto rovescio quando un carro è finito fuori controllo e ha investito la folla, ferendo decine di persone, una delle quali è morta ad aprile.

(fonte Afp)