Usa, procure contro Trump: ha ricevuto denaro da stati esteri

Washington Post: Maryland e Washington Dc fanno causa al presidente

GIU 12, 2017 -

Washington, 12 giu. (askanews) – I procuratori dello stato del Maryland e della capitale Usa Washington faranno causa al presidente Donald Trump per avere accettato denaro e benefici da governi stranieri attraverso il suo impero aziendale. Lo scrive il Washington Post che preannuncia la denuncia che verrà presentata oggi, imperniata sulla cosiddetta “emoluments clause” della Costituzione Usa che impedisce a pubblici ufficiali di accettare denaro o regali da governo stranieri senza la previa autorizzazione del Congresso. Una ong attiva sulle questioni etiche ha presentato analoga denuncia a gennaio, ma è la prima volta che rappresentanti della pubblica accusa prendono l’iniziativa.

Si tratta di una nuova tegola per Trump alle prese con le indagini del Congresso e di un inquirente speciale sui presunti legami della sua campagna per le elezioni 2016 con la Russia, che secondo le agenzia d’intelligence Usa è intervenuta in modo aggressivo per favorire la vittoria del miliardario.

Da quando si è insediato a gennaio, Trump ha affidato al gestione ordinaria delle sue attività ai figli maschi adulti, ma non ha venduto nulla, nè affidato i suoi beni a un blind trust per evitare conflitti d’interesse.

La denuncia sarà presentata oggi dai procuratori generali di Maryland e Washington presso la Corte distrettuale Usa del distretto del Maryland, scrive il Washington. Il procuratore generale del Maryland Brian Frosh ha detto che la denuncia riguarda il fatto che Trump non ha separato o suoi interessi personali dai suoi doveri presidenziali. Frosh ha detto al Post che la “emoluments clause” dispone che “il presidente metta al primo posto il Paese, non i suoi interessi personali”.

Al centro della controversia l’hotel che Trump ha aperto lo scorso anno affittando un grande edificio pubblico, l’ex ufficio postale centrale, a poche centinaia di metri dalla Casa Bianca. Al di là del divieto di ricevere denaro dall’estero, le procure di Maryland e Washington lamentano che la presenza di un hotel a marchio Trump danneggia i concorrenti nella loro giurisdizione. Il Post cita esempi di governi esteri che lo hanno preferito ad altri, alle spese di Maryland e Washington. Secondo il quotidiano l’ambasciata del Kuwait voleva organizzare un evento al Four Seasons, ma poi ha scelto l’albergo di Trump, che si chiama Trump International Hotel.

(fonte Afp9