Voto per le legislative: test importante per il Kosovo

Le urne aperte alle 7, si vota fino alle 19

GIU 11, 2017 -

Roma, 11 giu. (askanews) – I kosovari votano oggi i loro deputati in un momento nel quale è alta la tensione per le possibili incriminazioni per crimini di guerra di alti responsabili del piccolo paese dei Balcani e le tensioni con la Serbia che non ne riconosce l’indipendenza.

I seggi hanno aperto i battenti oggi alle 7 del mattino. Sotto la pioggia, a Pristina, decine di persone molte delle quali anziane, hanno atteso il loro turno in fila per votare. Le urne saranno aperte fino alle 19.

Le elezioni parlamentari di oggi, le terze dal 2008, sono le più importanti dalla decisione di separarsi dalla Serbia, secondo il think-tank sloveno IFIMES, specializzato nell’analisi dei Balcani. Nonostante la sovranità di Pristina sia stata riconosciuta da oltre 110 Paesi, le tensioni con Belgrado sono a livelli altissimi. Il processo di “normalizzazione” avviato nel 2011, cruciale per l’avvicinamento della Serbia e del Kosovo all’Unione europea, ha subito un brusco stop sulla delicata questione della minoranza serba nell’enclave albanese.

Il controverso ex leader della guerriglia Ramush Haradinaj, considerato responsabile di crimini di guerra da Belgrado, resta in testa ai sondaggi e potrebbe essere rieletto come premier, grazie al patto stretto tra il suo partito, Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak), e il Partito democratico del Kosovo (Pdk) del presidente Hashim Thaci.

La disputa con la Serbia, che sembra essere al centro dei discorsi dei politici kosovari, è diventata, però, soltanto una questione incidentale per 1,8 milioni di kosovari, soprattutto i giovani, che vedono nella possibilità della liberalizzazione dei visti con i Paesi Ue un vero futuro.

Il capo della Lega democratica del Kosovo (Ldk), soprannominato il “Macron del Kosovo”, Avdullah Hoti, ex ministro delle Finanze, ha sottolineato di voler “continuare il dialogo con la Serbia”, ma il suo partito difficilmente otterrà la maggioranza dei seggi, a meno di un’alleanza con il partito d’opposizione Vetevendosje (Autoderminazione) dell’ex leader dei comitati studenteschi Albin Kurti.