Clima, Usa: “Nulla di cui scusarci”. Ma il mondo è contro Trump

Ue, Cina, India denunciano la decisione di uscire dall'accordo di Parigi

GIU 3, 2017 -

Roma, 3 giu. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump è stato “molto coraggioso” a decidere di uscire dall’accordo di Parigi sul clima e gli Usa non hanno “nulla di cui scusarsi”. Scott Pruitt, direttore dell’Environmental Protection Agency, l’agenzia che si occupa della protezione dell’ambiente in America, ha difeso ieri la decisione di Donald Trump di portare gli Stati uniti fuori dall’Accordo sul clima di Parigi. “Il focus per noi era capire se fosse un accordo buono o pessimo per gli Usa”, ha sottolineato Pruitt.

Ma tutto il mondo si schiera contro la scelta di Trump. Il numero uno della Casa Bianca ha annunciato l’intenzione di disdettare gli accordi affermando comunque la volontà di negoziare una nuova intesa che non penalizzi l’economia statunitense. Per il presidente Usa il rispetto degli accordi di Parigi farebbe perdere all’economia americana 3mila miliardi di dollari.

Immediata la reazione dell’Europa. Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha parlato di decisione “gravemente sbagliata”, mentre Italia, Francia e Germania, in un comunicato congiunto, hanno dichiarato che non ci sarà nessuna rinegoziazione degli accordi. Anche la Cina si è schierata a favore del rispetto degli impegni presi, giudicando gli accordi di Parigi come l’intesa più ampia che si possa raggiungere per combattere i cambiamenti climatici del pianeta. Sulla stessa scia l’India, con il ministro per l’Ambiente di Nuova Delhi che ha annunciato che il suo paese continuerà a rispettare gli accordi, malgrado qualsiasi altra posizione diversa, da qualsiasi parte del mondo provenga.

Più dialogante invece si è dimostrato il presidente russo Vladimir Putin, che ha dichiarato di non voler discutere le decisioni prese da Trump, ma di auspicare uno sforzo comune per creare le condizioni per un lavoro congiunto. Negli Stati Uniti i governatori di California, New York e Washington hanno creato una coalizione di Stati intenzionati a ignorare l’annuncio di Trump.

Separatamente, su iniziativa dell’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, un gruppo composto per ora da 30 sindaci, tre governatori, oltre 80 presidenti universitari e più di 100 aziende, si prepara a presentare al Palazzo di Vetro un piano per rispettare l’intesa parigina nonostante i piani del presidente Usa. La coalizione si chiama “United States Climate Alliance” e “agirà come un forum per sostenere e rafforzare i programmi esistenti sul clima, per promuovere la condivisione di informazioni e le best practice e per implementare programmi nuovi per la riduzione delle emissioni da tutti i settori dell’economia”.

A fare da capofila è la California, lo Stato leader in America nelle politiche pensate per la difesa dell’ambiente. E infatti il suo governatore Jerry Brown ha avvertito il presidente Usa: “La California è sul campo, pronta per la battaglia”.

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