Ue, Cina e India: tutti contro Trump. Putin: dialogare con Usa

Stati Uniti, fronte pro accordo di Parigi: città, Stati e imprese

GIU 2, 2017 -

Roma, 2 giu. (askanews) – Tutto il mondo si schiera contro la decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di uscire dagli accordi sul clima di Parigi. Il numero uno della Casa Bianca ha annunciato l’intenzione di disdettare gli accordi affermando comunque la volontà di negoziare una nuova intesa che non penalizzi l’economia statunitense. Per Trump infatti il rispetto degli accordi di Parigi farebbe perdere all’economia americana 3mila miliardi di dollari.

Imediata la reazione dell’Europa. Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha parlato di decisione “gravemente sbagliata”, mentre Italia, Francia e Germania, in un comunicato congiunto, hanno dichiarato che non ci sarà nessuna rinegoziazione degli accordi. Anche la Cina si è schierata a favore del rispetto degli impegni presi, giudicando gli accordi di Parigi come l’intesa più ampia che si possa raggiungere per combattere i cambiamenti climatici del pianeta.

Sulla stessa scia l’India, con il ministro per l’Ambiente di Nuova Delhi che ha annunciato che il suo paese continuerà a rispettare gli accordi, malgrado qualsiasi altra posizione diversa, da qualsiasi parte del mondo provenga. Più dialogante invece si è dimostrato il presidente russo Vladimir Putin, che ha dichiarato di non voler discutere le decisioni prese da Trump, ma di auspicare uno sforzo comune per creare le condizioni per un lavoro congiunto.

Negli Stati Uniti i governatori di California, New York e Washington hanno creato una coalizione di Stati intenzionati a ignorare l’annuncio di Trump. Separatamente, su iniziativa dell’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, un gruppo composto per ora da 30 sindaci, tre governatori, oltre 80 presidenti universitari e più di 100 aziende, si prepara a presentare al Palazzo di Vetro un piano per rispettare l’intesa parigina nonostante i piani del presidente Usa.

La coalizione si chiama “United States Climate Alliance” e “agirà come un forum per sostenere e rafforzare i programmi esistenti sul clima, per promuovere la condivisione di informazioni e le best practice e per implementare programmi nuovi per la riduzione delle emissioni da tutti i settori dell’economia”. A fare da capofila è la California, lo Stato leader in America nelle politiche pensate per la difesa dell’ambiente. E infatti il suo governatore Jerry Brown ha avvertito il presidente Usa: “La California è sul campo, pronta per la battaglia”.

Glv