Cina: disapprovazione per dichiarazioni su dispute territoriali G7

Ministero Esteri: dai Sette fare affermazioni irresponsabili

MAG 29, 2017 -

Roma, 29 mag. (askanews) – La Cina ha espresso una forte disapprovazione per il documento finale del summit G7 di Taormina, perché contiene la “preoccupazione” per la situazione nel Mar cinese orientale e meridionale, dove Pechino è al centro di importanti rivendicazioni territoriali. Lo scrive oggi online il sito del Quotidiano del Popolo, il giornale del Partito comunista cinese.

Il portavoce del ministero degli Esteri Lu Kang ha detto: “Noi siamo molto insoddisfatti per il fatto che il summit G7 gesticola sulle questioni del Mar cinese meridionale e di quello orientale sulla base della legge internazionale”, ha detto Lu, sostenendo che la posizione cinese è “chiara e fondata”. Ha poi detto: la Cina spera che “il G7 e i paesi esterni alla regione comprendano chiaramente la situazione, rispettino le loro promesse di non prendere posizioni sulle dispute, rispettino gli sforzi dei paesi della regione di risolvere le stesse, la smettano di fare affermazioni irresponsabili e abbiano un ruolo costruttivo per la pace e la stabilità regionali”.

La Cina rivendica la sovranità su circa l’80 per cento del Mar cinese meridionale, sul quale ci sono analoghe rivendicazioni di diversi paesi della regione. Inoltre, Pechino considera parte integrante del proprio territorio anche le isole Senkaku (Diaoyu in cinese) nel Mar cinese orientale, che invece sono sotto il controllo del Giappone, uno dei paesi del G7.