Dal NYT monito al “burino” Trump: attento a maltrattare gli europei

Il presidente Usa diplomatico in M.O., destabilizzante in Ue

MAG 27, 2017 -

Roma, 27 mag. (askanews) – Statista in Medio oriente, destabilizzante in Europa: il New York Times da Taormina fa la rassegna dei titoli di stampa che il presidente Trump si sta aggiudicando sul Vecchio continente – a partire dal tedesco Handelsblatt che lo ha definito “burino in capo” – e lancia in sostanza un monito: attento presidente, meglio non esagerare con gli Europei, che alla fine sono gli alleati più affidabili dell’America.

“Trump spintona gli alleati” ha titolato il belga Le Soir (dopo che il presidente Usa si è fatto spazio al vertice Nato con un gesto un po’ irruento nei confronti del premier montenegrino Dusko Markovic). Il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt ha nominato Trump “burino in capo”, giocando con l’espressione “Commander in Chief”. E ancora Le Monde: “brutale e maldestro”. Il New York Times parte da questi titoli e commenti per argomentare che “l’accomodante statista celebrato in Arabia Saudita e Israele ora viene descritto come il terribile americano che calpesta gli amici dell’America e cestina l’Alleanza atlantica”. A Bruxelles in particolare, il presidente Usa ne ha avute per tutti: se l’è presa con gli allleati Nato che non pagano abbastanza, con la Germania per il suo surplus commerciale, con il leader montenegrino spintonato via prima di una foto. Trump, insomma, “da diplomatico è diventato il destabilizzatore”.

Un ruolo mantenuto anche al primo giorno del G7, dove ha fatto barriera un po’ su tutto, sul clima, sul commercio, ma anche sulla linea per il documento sui migranti promossa dall’Italia.

Dal suo entourage, argomenta il quotidiano di New York, segnalano che “questo è un ruolo più familiare per il presidente, che incasserà sotto forma di migliori accordi sul commercio e la sicurezza”. Tuttavia, avverte il New York Times, supportato da commenti di varie esperti, “i critici sostengono che il suo atteggiamento non tiene conto del fatto che le alleanze più solide per l’America sono in Europa, non in Medio Oriente e che gli europei probabilmente non lasceranno passare la furia” trumpiana.