Turchia, parlamento presenta la sua inchiesta sul golpe fallito

"Senza dubbio opera di Gulen, ma ci sono state falle intelligence"

MAG 26, 2017 -

Ankara, 26 mag. (askanews) – La commissione parlamentare turca incaricata di indagare sul fallito golpe del 15 luglio scorso ha pubblicato il suo rapporto, che, senza sorprese, accusa le reti guleniste dell’accaduto, ma segnala anche le falle dei servizi d’informazione. Il rapporto stabilisce “chiaramente e senza incertezze” che il movimento guidato dall’imam Fethullah Gülen, designato da Ankara con l’acronimo FETO (organizzazione terroristica dei seguaci di Fethullah), era dietro il golpe fallito contro il presidente Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato Resat Petek, presidente della commissione d’inchiesta. “Pare che FETO, sotto la sedicente guida di Fethullah Gülen, ha deciso e metto in atto il tentativo di colpo di Stato del 15 luglio” ha affermato il parlamentare.

Il rapporto punta il dito anche contro “una debolezza in materia di informazioni” che ha impedito ai servizi di avere indicazioni con un anticipo sufficiente del golpe in preparazione. Rilevando che i servizi segreti turchi (MIT) “nella loro struttura attuale nono rispondono ai bisogni interni ed esterni in materia di intelligence”, il rapporto invita il governo a”rivedere i punti deboli e i problemi” dell’apparato di sicurezza. Il tentativo di putsch, condotto da un gruppo di militari, ha causato quasi 250 morti, senza contare i golpisti, e migliaia di feriti.

Ankara ha subito accusato Gülen, ex alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan diventato nemico pubblico numero uno, di aver infiltrato le istituzioni per costruire “uno Stato parallelo”. L’imam, che da decenni vive in Pennsylvania, smentisce formalmente le accuse.

Petek ha detto che i golpisti avrebbero inizialmente dovuto agire il 16 luglio prima dell’alba, ma poi hanno deciso di anticipare l’orario del golpe per evitare che fosse sventato dopo che il MIT aveva ricevuto notizia della sua imminenza da un pilota dell’aeronautica.

(fonte afp)