Roma, 26 mag. (askanews) – L’ex parlamentare romeno Sebastian Ghita, indagato dalla Procura anticorruzione romena, è di nuovo libero dopo che ha pagato una cauzione di 200mila euro per uscire dal carcere di Belgrado dove si trovava per essere stato fermato con un passaporto falso di nazionalità slovena ad aprile. Bucarest ha chiesto l’estradizione alla Serbia per l’imprenditore e politico, amico dell’ex premier socialdemocratico Victor Ponta, anche lui indagato per corruzione.
I media romeni riportano la notizia con molto risalto, perché la fuga, l’arresto e la mancata estradizione dell’ex parlamentare ha destato l’interesse pubblico e molte polemiche.
Le autorità serbe hanno reso noto che Ghita non può lasciare il territorio di Belgrado, che gli è stato confiscato il passaporto e che deve presentarsi nella sede della polizia due volte al mese. Si teme, però, che come fatto per la fuga dalla Romania, Ghita possa eludere i controlli con documenti falsi.
Ghita, nei giorni scorsi, ha detto di opporsi all’estradizione perché vittima di persecuzione politica.