Siria, Onu chiede lumi su Astana: chi monitorerà de-escalation?

Damasco aveva respinto coinvolgimento osservatori internazionali

MAG 11, 2017 -

Ginevra, 11 mag. (askanews) – Le Nazioni Unite hanno annunciato di essere trattative con l’Iran, Russia e Turchia su chi dovrebbe vigilare sull’accordo raggiunto da loro rappresentanti ad Astana per la creazione di quattro zone di sicurezza in Siria; una questione chiave dal momento che il regime di Damasco ha respinto l’idea che siano coinvolti osservatori internazionali.

Da parte loro, sia l’inviato dell’Onu per la Siria Staffan de Mistura che il responsabile umanitario Jan Egeland hanno detto che è prematuro escludere qualsiasi scenario. “Ho incontrato i tre firmatari di Astana”, come ha detto ai giornalisti Egeland riferendosi ai rappresentanti di Ankara, che sostiene i ribelli, e Iran e Russia, sponsor del regime, per poi spiegare che: “Quello che dicono è che ora ci sediamo e ci mettiamo d’accordo, che raggiungeranno un’intesa sui nostri input su chi dovrebbe controllare la sicurezza e monitorare”.

Intervenendo alla stessa conferenza stampa De Mistura, ha detto che l’Onu aveva “molta esperienza” in materia di monitoraggio rifiutandosi di fornire ulteriori dettagli.

In precedenza, il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem aveva respinto qualsiasi ruolo delle Nazioni Unite nel monitoraggio delle aree dichiarate “zone a tensioni ridotte” nell’accordo siglato ad Astana lo scorso 4 maggio. (Fonte Afp)