Rep. Ceca, migliaia in piazza contro presidente Zeman e Babis

MAG 11, 2017 -

Roma, 11 mag. (askanews) – Migliaia di persone in piazza in sette città della Repubblica ceca per protestare contro il capo dello stato Milos Zeman e il vicepremier Andrej Babis, accusati di agire in violazione della Costituzione in questa fase di crisi di governo.

La manifestazione più imponente si è svolta nella piazza Venceslao di Praga, considerato il tradizionale cuore politico del paese, dove si è radunata una folla enorme, forse addirittura 20 mila persone, tutte con un mazzo di chiavi in mano, per dar luogo a un chiassoso tintinnio, come avvenne nel novembre del 1989, quando cadde il regime comunista. Il vicepremier Andrej Babis, Babis, il quale ricopre anche la carica di ministro delle Finanze, è leader del movimento populista, Akce nespokojených obcanu (Ano), Iniziativa dei cittadini scontenti, è uno degli uomini più ricchi della Europa centrale, proprietario della holding chimica e alimentare Agrofert, nonché di alcuni dei più importanti giornali del paese. Una serie di analogie che gli sono valse la qualifica di Berlusconi di Praga, o Babisconi.

Nei giorni scorsi sono clamorosamente finite su YouTube, ad opera di anonimi, alcune intercettazioni, dove si sente Babis parlare di materiale compromettente riguardante avversari politici e su come e quando pubblicarlo. Suo interlocutore un giornalista, Marek Pribil, redattore di MF Dnes, uno dei quotidiani più venduti del paese e parte dell’impero imprenditoriale del vicepremier.

Nel mirino dei manifestanti anche il capo dello stato, Milos Zeman, che ormai da quasi una settimana rifiuta di dar seguito alla richiesta del premier, il socialdemocratico Bohuslav Sobotka, di togliere gli incarichi di governo a Babis. Un atteggiamento, quello di Zeman, che secondo l’assoluta maggioranza degli osservatori è in totale spregio del dettato costituzionale, a tal punto da indurre il Senato a minacciare una istanza contro il capo dello stato davanti all’Alta corte. Fra Zeman e Babis – noti entrambi per i toni e gli argomenti populisti coi quali pervadono la loro azione politica, e sino agli ultimi sondaggi in testa alle classifiche di gradimento popolare – sarebbe in atto un accordo segreto di reciproco sostegno, con l’obiettivo di consegnare a Babis la guida del governo, dopo le elezioni autunnali, e far rieleggere il presidente Zeman al Castello nel 2018.