Argentina, bloccata legge su rilascio criminali della dittatura

Senato ferma sentenza corte suprema dopo proteste di piazza

MAG 11, 2017 -

Roma, 11 mag. (askanews) – Il parlamento argentino con un voto all’unanimità del senato ha approvato una legge che impedisce il rilascio anticipato delle persone condannate per crimini commessi duranti gli anni della dittatura militare del 1976-1983, tema che aveva suscitato proteste e imponenti manifestazioni di piazza nei giorni scorsi.

Con un voto all’unanimità di tutti i 56 senatori presenti in aula, il parlamento ha quindi bloccato una controversa sentenza della corte suprema che aveva stabilito il ritorno in libertà dei condannati che avessero scontato i due terzi della pena per reati di tortura, rapimento, omicidio e altre violenze commesse durante la dittatura.

Soddisfatta Taty Almeida, portavoce delle Madri e delle nonne di Plaza de Mayo, che avevano coordinato le proteste: “abbiamo mostrato, una volta di più, che non vogliamo che i responsabili di genocidio, stupro e assassinio circolino liberi tra noi”. Alla proteste si erano uniti cantanti, artisti, scrittori e centinaia di migliaia di persone erano scese in piazza a Buenos Aires e in altre città del paese.

Lo stesso presidente Macri prima del voto aveva detto di essere “contrario a ogni strumento che favorisca l’impunità, soprattutto quando si tratta di crimini contro l”umanità”.