I 27 pronti ad accettare nell’Ue il Nord Irlanda se lascerà Londra

Oggi approvate le linee guida del negoziato sulla Brexit

APR 29, 2017 -

Bruxelles, 29 apr. (askanews) – Il Consiglio europeo dell’Ue a 27 ha dichiarato, oggi a Bruxelles, di essere pronto a mantenere o riaccettare l’Irlanda del Nord (Ulster) nell’Ue, nonostante la Brexit, se questa deciderà di riunificarsi con la Repubblica d’Irlanda, secondo i termini previsti dal cosiddetto “Accordo del Venerdì Santo”. Lo si legge in una dichiarazione allegata alle minute del Consiglio europeo straordinario a 27 che si è tenuto oggi a Bruxelles per approvare le linee guida del negoziato sul divorzio di Londra dall’Ue.

L’Accordo del Venerdì Santo prevede che l’Ulster possa decidere, pacificamente e con il consenso della maggioranza della sua popolazione, di uscire dal Regno Unito per essere integrata in una Irlanda unita.

“Il Consiglio europeo – si legge nel testo allegato alle minute del vertice a 27 di oggi – riconosce che l’Accordo del Venerdì Santo fornisce un meccanismo concordato in base al quale l’Irlanda potrebbe essere riunificata attraverso mezzi pacifici; e, a questo riguardo, il Consiglio europeo riconosce che, in linea con il diritto internazionale, l’intero territorio di questa Irlanda unita sarebbe parte dell’Unione europea”.

L’Accordo in questione fu firmato a Belfast dai governi britannico e irlandese e dalle maggiori forze politiche del Nord Irlanda, il Venerdì Santo 10 aprile 1998, e approvato con un referendum dalla popolazione di tutta l’Isola, a maggioranza schiacciante, il 22 maggio seguente.

Quella firma garantì la pace in Irlanda del Nord e la fine di 30 anni di guerra civile tra unionisti (filo britannici) e repubblicani (nazionalisti), anche se l’Ira, in realtà, mise fine ufficialmente e definitivamente alla lotta armata solo sette anni dopo, il 28 Luglio 2005.

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