Primi 100 giorni di Trump, sfuma l’obiettivo di riformare sanità

Manca il consenso in Aula, i repubblicani devono rimandare

APR 28, 2017 -

New York, 28 apr. (askanews) – Cancellare e sostituire l’Obamacare era uno dei principali obiettivi dei suoi primi cento giorni alla Casa Bianca, ma il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, li festeggerà domani senza averlo raggiunto.

Tra mercoledì e ieri, era filtrato ottimismo sulla possibilità di votare alla Camera, entro oggi, la riforma sanitaria, dopo le modifiche apportate per ampliare il consenso, a poco più di un mese dalla bocciatura che aveva costretto i repubblicani a ritirare la proposta di legge prima del voto in Aula, in assenza del sostegno necessario a farla approvare. Ieri sera, però, i leader repubblicani si sono dovuti rassegnare all’evidenza: non ci sono ancora i voti necessari per far approvare la riforma sanitaria, denominata American Health Care Act.

Le modifiche hanno permesso di conquistare il voto dei ribelli del Freedom Caucus, ma hanno scontentato altri membri del partito repubblicano, che hanno minacciato di ritirare il loro appoggio. Secondo il New York Times, almeno 18 deputati repubblicani si oppongono all’ultima versione della riforma e, se tutti i membri della Camera votassero, il partito non potrebbe permettersi più di 22 dissidenti. I leader repubblicani, questa volta, non vogliono correre rischi: il voto in Aula sarà previsto solo quando saranno sicuri di uscirne vittoriosi. Inoltre, i democratici avevano minacciato di bloccare il voto sul budget, con il conseguente rischio di ‘shutdown’, ovvero di paralisi delle attività governative non essenziali, se i repubblicani avessero presentato in Aula la riforma sanitaria.