Nordcorea, Usa: rafforzare sanzioni “per riprendere dialogo”

Riportare Kim Jong Un "alla ragione", "non metterlo in ginocchio"

APR 27, 2017 -

Roma, 27 apr. (askanews) – Gli Stati uniti intendono rafforzare le sanzioni economiche contro la Corea del Nord e i suoi programmi nucleare e balistico, al fine di ricondurre Pyongyang “sulla strada del dialogo” e non “metterla in ginocchio”. E’ quanto emerso da due riunioni tenute alla casa Bianca dal capo el Pentagono James Mattis e dal segretario di Stato Rex Tillerson, con il direttore dei Servizi di intelligence Dan Coats e il capo di Stato Maggiore Joseph Dunford, assieme ai 100 senatori del Paese.

“L’approccio del presidente” Donald Trump “consiste nel fare pressione sulla Corea del Nord in vista di uno smantellamento dei suoi programmi nucleari, dei suoi missili balistici e della loro proliferazione, inasprendo le sanzioni economiche e perseguendo la via diplomatica con i nostri alleati e partner regionali”, hanno spiegato Tillerson, Mattis e Coats in un comunicato congiunto al termine delle riunioni.

Nel testo è stato sottolineato inoltre che gli Stati uniti restano “impegnati con i membri responsabili della comunità internazionale ad aumentare la pressione sulla Corea del Nord al fine di convincere il regime a un abbassamento delle tensioni e a riprendere il cammino del dialogo”. Tillerson, Mattis e Coats hanno assicurato che l’amministrazione Trump “ricerca la stabilità e la denuclearizzazione pacifica della penisola coreana”. “Restiamo aperti a negoziati per questo obiettivo. Ma siamo pronti a difenderci e a difendere i nostri alleati”, hanno insistito.

Poco dopo, l’ammiraglio Harry Harris, che comanda le forze americane nell’Asia-Pacifico, ha affermato che contro “l’impetuoso regime nordcoreano” e il suo leader Kim Jong Un “tutte le opzioni sono sul tavolo”. Ma in un apparente segno di pacificazione, l’alto ufficiale ha assicurato che gli Stati Uniti “vogliono portare Kim Jong-un alla ragione, non metterlo in ginocchio”.

Domani, intanto, Tillerson si recherà a New York per partecipare a una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu consacrata alla crisi nordcoreana.

(fonte afp)