Il cerchio magico di Le Pen: l’ebreo, l’egiziano e il libanese

Profilo uomini dell'entourage di candidata presidenza Francia

APR 27, 2017 -

Roma, 27 apr. (askanews) – Un ebreo, un egiziano e il figlio di un libanese con madre marocchina: Sono questi i tre uomini che formano “il cerchio magico” di Marine Le Pen, candidata alle presidenziali francesi che nella sua campagna elettorale ha fatto della xnefobia la sua bandiera. Due dei tre sono figli di migranti arabi; esattamente come quelli che oggi la signora Le Pen vuole mandare via dalla Francia.

Il primo degli uomini dell’entourge di Le Pen, è il suo compagno di vita, il 47enne Louis Aliot vice presidente del Front National che tuttavia ha già fatto sapere di non aspirare ad un ruolo di governo; il secondo è Jean Messiha, nato al Cairo ed arrivato in Francia nel 1990, è l’artefice della campagna elettorale della candidata dell’estrema destra; il terzo è Jean-François Jalkh, eurodeputato e uno degli uomini chiave del Front Nazional e destinato secondo molti a prendersi le redine del partito nel caso di una vittoria di le Pen al ballottaggio del 7 maggio con l’altro candidato Emmanuel Macron. Ma ecco un breve profilo dei tre personaggi al servizio di Le Pen, come riportato da media francesi ed anche arabi che svelano alcuni dettagli inediti.

IL COMPAGNO DI VITA EBREO: Alto 1,96 metri, con un fisico da rugbista, sport che ha praticato a lungo, il 47enne Louis Alliot è il compagno di Marine Le Pen. Una relazione nota, ma riservata, come scrive Huffingtonpost. Aillot il vice presidente del suo partito, ha già fatto sapere di non voler ricoprire alcun ruolo pubblico di “premier monsieur”, né aspirare ad un posto di governo. “Non si elegge una coppia all’Eliseo, ma un uomo o una donna. I compagni e le compagne non dovrebbero aver nulla da dire. E neanche installarsi all’Eliseo”. La stessa Marine ha escluso ogni possibile incarico governativo.

L’EGIZIANO CHE HA CAMBIATO IL NOME ARABO Nato 49 anni fa al Cairo capitale dell’Egitto, Jean Messiha, parte con i genitori dall’Egitto all’età di 8 anni alla volta di Parigi dove nel 1990 acquisisce la nazionalità francese dopo aver cambiato il suo nome arabo Hussam in Jean, come scrive la tv satellitare panaraba al Arabiya.

Figlio di diplomatici, Jean, diventa “marinist”, e coordinail progetto presidenziale del candidato del Fronte Nazionale. Da dottore in Economia e “tecnocrate”, nel 2016 lascia il ministero della Difesa per saltare nell’arena politica.

L’amico di Le Pen, Jean-Lin Lacapelle, lo vede come “un ulteriore esempio della nostra capacità di attrarre questo tipo di profili” che mancano in un FN ricerca di credibilità visto che Messiha, oltre ad essere arabo è un cristiani copto.

Di Jean si sa poco: non sembra essere sposato ne divorziato, Cresciuto a Mulhouse ha perseguito la Laura in Economia nell’università Nanterre ad ovest di Parigi.

JALKH, IL FIGLIO DI MIGRANTI Attivista FN già dagli anni ’70, l’eurodeputato Jean-François Jalkh, oggi è uno degli uomini chiave del partito. Ai sensi dell’articolo 16 dello statuto del partito, essendo uno dei vice presidenti del Fronte nazionale, Jalkh, ha preso temporaneamente le redini del partito. Da padre libanese di fede cristiana e madre marocchina e musulmana, Jalkh, è nato 60 anni fa a Tournan-en-Brie, paesino di 8mila anime nel nord della Francia. Nel 1974, all’età di 17 anni, si iscrive a FN fondato da Le Pen padre appena due anni fa. Solo 6 anni dopo diventa membero del comitato centrale prima di essere promosso nell’ufficio politico.

Stando a quanto scrive l’emittente al Arabiya che cita “un amico d’infazia”, “i genitori di Jalakh sono migrati in Francia da’Bahr Saf’, paesino sul Monte Libano distante 25 chilomteri da Beirut”.