Francia, l’incognita di indecisi e astensionisti plana sul voto

Solo il 68% è certo di recarsi alle urne il 23 aprile

APR 20, 2017 -

Roma, 20 apr. (askanews) – Mai, alla vigilia di un voto per l’Eliseo la percentuale degli indecisi è risultata così alta come in occasione di queste presidenziali francesi 2017. E anche il numero di coloro che non si recheranno ai seggi sembra annunciarsi particolarmente elevato.

Il 23 aprile e poi il 7 maggio i francesi sono chiamati alle urne per eleggere il loro nuovo presidente, incarico che nella costituzione disegnata per la Quinta Repubblica semipresidenziale prevede lo scettro dell’esecutivo.

Una settimana prima del voto, solo il 68% degli elettori registrati (secondo un sondaggio IFOP) dice di essere certo di andare al seggio, una percentuale che è in aumento nelle ultime settimane e che suggerisce una bassa affluenza alle urne. Le elezioni presidenziali sono il momento cruciale della vita politica francese, con una partecipazione di solito molto elevata, intorno all’80%. Nel 2012, il 79,5% degli elettori è andata a votare al primo turno.

L’unica eccezione fu nel 2002, quando la bassa affluenza (28,4%) favorì l’imprevisto passaggio al ballottaggio di Jean-Marie Le Pen, presidente del Front National, con l’esclusione a sorpresa del socialista Lionel Jospin. Una performance che Marine Le Pen vorrebbe ripetere quest’anno in circostanze analoghe.

La campagna elettorale, contrassegnata da scandali e casi giudiziari non ha senz’altro contribuito ad accrescere il desiderio di partecipazione dell’elettorato. Le nuove candidature, come ad esempio quella di Emmanuel Macron, e un contesto politico inedito, con la possibilità di un ballottaggio tra estrema destra ed estrema sinistra, hanno confuso ulteriormente i riferimenti classici del voto dei francesi.

Agli astensionisti recidivi, ai delusi del quinquennio socialista, si aggiunge quindi per l’appuntamento del 23 aprile un numero mai visto di indecisi che non si riconosce più nelle due opposte categorie destra-sinistra e potrebbe passare da uno schieramento all’altro nel giro di una notte. Secondo le ultime inchieste, tra il 30 e il 40% degli elettori di Macron e di Jean-Luc Mélenchon potrebbero cambiare ancora idea. Al contrario l’80% degli elettori di Marine Le Pen e di Francois Fillon sono certi del loro voto. (fonte afp)