Consiglio d’Europa: populismo rischia di far regredire democrazia

Dito puntato contro partiti populisti, ma anche governi ed élite

APR 20, 2017 -

Roma, 20 apr. (askanews) – Il populismo rischia di fa regredire la democrazia in Europa. E’ questo l’allarme lanciato dal segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, in premessa al suo rapporto annuale sulla situazione della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto in Europa.

“E’ particolarmente preoccupante osservare come alcuni governi sfidino apertamente le norme costituzionali in materia di tutela dei diritti umani. Alcuni tentano di giustificare tale comportamento con il fatto che favorirebbe gli interessi della maggioranza della popolazione. Chi si oppone è sistematicamente screditato e attaccato, in particolare gli oppositori politici, i giornalisti e i giudici”, ha spiegato Jagland, dopo aver precisato che con il termine “populismo” intende la tendenza a strumentalizzare un’artificiosa “volontà del popolo” al fine di reprimere l’opposizione e distruggere i controlli indipendenti.

In altre realtà, continua Jagland, la “tendenza populista è meno forte”, ma anche lì rischia di portare e fenomeni particolarmente preoccupanti. “In un numero crescente di paesi, i partiti nazionalisti e xenofobi prendono piede, mettendo in discussione le élite e sfruttando i timori dei cittadini nei confronti della questione migratoria. Temendo di perdere terreno, la classe politica risponde a questo fenomeno con posizioni più rigorose su questioni quali l’asilo, la legge e l’ordine pubblico”. Il risultato è “una corsa al ribasso” in cui s’innesca una competizione a fare discorsi sempre più “intransigenti” per accaparrarsi il sostengo degli elettori. Questo approccio, secondo Jagland, contribuisce a “nturire l’intolleranza e a distruggere le relazioni tra le comunità”, con i musulmani che che ne pagano le conseguenze. (segue)