Grozny, 19 apr. (askanews) – Il presidente della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ha smentito ogni arresto di persone omosessuali nella repubblica russa del Caucaso, denunciando come “provocazioni” gli articoli di stampa che parlano di repressione di questa comunità.
“Gli articoli provocatori sulla Cecenia (che sono stati pubblicati), parlano di presunti arresti”, ha dichiarato Kadyrov durante un colloquio con il presidente Vladimir Putin, citato dalle agenzie di stampa russa. “E’ imbarazzante anche parlarne. Ci fossero stati arresti, omicidi, (i giornali) avrebbero dato il nome” delle vittime, ha proseguito il presidente, sottolineando come questo non sia stato fatto.
Un’inchiesta del quotidiano indipendente Novaia Gazeta ha rivelato che gli omosessuali sono diventati obiettivo delle autorità in Cecenia, società conservatrice dove l’omosessualità – considerata un tabù – è un reato punibile con la morte nella maggior parte delle famiglie. Secondo il quotidiano, le autorità locali hanno hanno arrestato oltre cento omosessuali e istigato le loro famiglie “a ucciderli per lavare il loro onore”.