Mosca: sequestro vini di Crimea al Vinitaly “una provocazione”

L'azione è stata richiesta da rappresentanti ucraini

APR 12, 2017 -

Roma, 12 apr. (askanews) – Il sequestro dei vini prodotti in Crimea esposti alla mostra internazionale Vinitaly di Verona è una provocazione incoraggiata dall’Ucraina, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Sputnik.

Ieri il presidente della Repubblica di Crimea ha definito “scandaloso” il fatto che le autorità italiane abbiano sequestrato le bottiglie.

Secondo quanto ha scritto il KyivPost, il giornale ucraino, sono stati i rappresentati ucraini alla manifestazione di Verona che si sono rivolti all’Ambasciata ucraina di Roma e alla Guardia di Finanza, secondo quanto ha riferito Oleksii Lubetskyi, numero uno della società UA2EU che aiuta i produttori ucraini a entrare nel mercato europeo.

“Noi consideriamo quanto è avvenuto presso l’esposizione di vino a Verona, il sequestro del vino russo prodotto in Crimea, una provocazione ispirata dai rappresentati dele autorità ucraine in Italia”, ha detto Zakharova. “Apparentemente – ha continuato – il loro obiettivo è stato quello di mettere in ombra il successo della visita ufficiale del presidente italiano (Sergio Mattarella) in Russia”.

Zakharova ha anche detto che le autorità italiane hanno violato i loro obblighi di garantire condizioni favorevoli per tutti i partecipanti al Vinitaly.

La Russia ha annesso la Crimea all’inizio del 2014. L’Unione europea, come gli Stati uniti e altri paesi, ha attivato sanzioni nei confronti di Mosca sia per l’annessione della Crimea sia per il suo ruolo nel conflitto in Ucraina orientale.