Russia, Navalny in carcere 15 giorni dopo protesta anti-corruzione

Ieri mille arresti a manifestazione. Cremlino: provocazione

MAR 27, 2017 -

Mosca, 27 mar. (askanews) – Il leader d’opposizione russo Alexei Navalny è stato condannato a 15 giorni di carcere e a una multa dopo aver organizzato ieri la più grande manifestazione anti-corruzione da anni, un’iniziativa definita una “provocazione” dal Cremlino. Gli Stati uniti e l’Unione europea hanno espresso profonda preoccupazione dopo che Navalny e oltre mille manifestanti sono stati arrestati a Mosca: il Dipartimento di Stato ha descritto gli arresti come “un affronto alla democrazia”. Una corte distrettuale di Mosca stabilito che Navalny resti in carcere per 15 giorni, dopo averlo giudicato colpevole di resistenza agli agenti, e gli ha comminato una multa di 20mila rubli, 350 dollari, per aver organizzato una protesta non autorizzata.

L’avvocato diventato attivista, 40 anni, che ha annunciato di voler presentarsi alle elezioni per il Cremlino l’anno prossimo, ha indetto la protesta ieri dopo aver pubblicato un rapporto che accusa il premier Dmitry Medvedev di controllare un impero immobiliare attraverso un sistema di fondazioni opache. “Le autorità sono accusate di furto miliardario, ma restano silenziose” ha detto un emaciato Navalny in tribunale, ribadendo che la protesta era legale. “Oltre mille persone sono state arrestate ieri, ma è impossibile arrestarne milioni” ha aggiunto.

Tra le settemila e le ottomila persone hanno dimostrato a Mosca ieri, secondo le cifre fornite dalla polizia, in una delle proteste non autorizzate più grandi nei 17 anni di permanenza al potere del presidente Vladimir Putin. Il Cremlino ha definito la protesta “una provocazione e una bugia” e sostenuto che a minorenni erano stato proposti “premi in denaro” per partecipare. Le proteste si sono tenute non solo a Mosca e nella seconda città russa di San Pietroburgo, ma anche in molte città di provincia dove le manifestazioni sono una rarità. Molti partecipanti erano ragazzi nati sotto Putin.

“Sono molto felice che una generazione che vuole essere di cittadini, che non ha paura, sia nata in questo Paese” ha detto Navalny. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che la “posizione civica” dei russi sarà rispettata se viene espressa legalmente ma, senza fare il nome di Navalny, ha suggerito che “alcuni continueranno a usare persone attive… per i propri scopi, invitandoli a partecipare a manifestazioni illegali e non autorizzate”.

Navalny è stato arrestato all’arrivo alla protesta di Mosca dove altri 1.030 sono stati fermati, secondo il sito OVD-Info, che monitora le detenzioni di attivisti. La grande maggioranza è stata multata e liberata un nottata, mentre oggi restano in carcere circa 120 persone, ha riferito OVD-Info. Il ministero degli Interni ha detto che un agente è finito in ospedale con una ferita alla testa.

L’Unione europea ha invitato la Russia a rilasciare i dimostranti “senza indugio” e ha espresso la preoccupazione che l’intervento della polizia abbia “impedito l’esercizio di libertà di base di espressione, associazione e riunione pacifica”. “Esortiamo le autorità russe a rispettare pienamente questi diritti e a liberare senza indugio i manifestanti pacifici che sono stati arrestati”, ha aggiunto un portavoce. Il portavoce del dipartimento di Stato Usa Mark Toner ha detto che l’arresto di “manifestanti pacifici, osservatori dei diritti umani e giornalisti è un affronto per i valori democratici di base”.

La protesta di ieri è stata paragonata all’ondata di manifestazioni anti-governative che travolse la Russia nel 2011, scatenata da accuse di brogli alle elezioni parlamentari e cresciuta fino a diventare la più grande sfida a Putin dal suo arrivo al potere nel 2000.

Ieri Navalny ha detto di essere “fiero” dei manifestanti. “Siete le persone migliori del Paese e la speranza di un futuro normale per la Russia” ha scritto su Twitter. Nonostante l’ampiezza delle proteste, la tv pubblica russa non le ha coperte, trasmettendo piuttosto sceneggiati e documentari sugli animali. Il commentatore filo-Cremlino Vladimir Solovyov ieri in diretta tv ha accusato Navalny di essere un “provocatore prezzolato” che cerca di “distruggere” la Russia.

La costituzione russa consente le manifestazioni pubbliche se autorizzate dalle autorità cittadine, ma l’autorizzazione viene regolarmente negata quando c’è di mezzo l’opposizione. Navalny a sorpresa ha ottenuto il 27% dei voti alle elezioni a sindaco di Mosca nel 2013 e in seguito ha annunciato il progetto di candidarsi al Cremlino. Ma è stato sottposto a vari procedimenti giudiziari e a febbraio è stato condannato a cinque anni, con una pena sospesa, per appropriazione indebita al termine di un processo che ha definito politico. Rischia di non essere eleggibile al voto presidenziale del prossimo anno. Navalny e il suo team, ignorati dal media, portano avanti la loro battaglia anti-corruzione sui social media.

(fonte Afp)