Gb, capo Scotland Yard evacuato durante attacco Londra: è polemica

Craig Mackey portato via come May. Ex comandante: doveva restare

MAR 24, 2017 -

Roma, 24 mar. (askanews) – Nello stesso momento in cui Khalid Masood ha lanciato la sua auto contro la folla a Westminster, la premier Theresa May è stata evacuata in tutta fretta. Con lei, tra i primi a lasciare il Parlamento britannico sotto scorta c’era anche Craig Mackey, comandante ad interim di Scotland Yard. Una “fuga” che ha scatenato la stampa britannica e, in particolare, i detrattori dell’ufficiale, secondo i quali il commissario di polizia avrebbe dovuto unirsi agli sforzi per salvare i passanti e supervisionare la risposta iniziale delle forze di sicurezza.

E invece, ricorda il Daily Mail, Scotland Yard ha spiegato in un comunicato che Mackey è stato portato via dopo i colloqui con gli ufficiali a terra e che è stata presa una “decisione dinamica” per consentirgli di lasciare l’area. Non è chiaro, aggiunge il quotidiano, se Mackey sia stato consigliato dal suo responsabile della sicurezza. “Sarebbe inopportuno discutere ulteriori dettagli con l’indagine in corso”, si è limitata a commentare Scotland Yard.

Secondo una prima ricostruzione, Mackey è stato trattato come un “testimone significativo” e anche per questo non ha potuto rilasciare dichiarazioni nelle ore successive all’attentato. Ma parlando ieri al di fuori di New Scotland Yard – iarde dalla scena dell’attacco – lo stesso Mackey ha smentito parzialmente questa tesi: “Io personalmente sono stato testimone di parte degli eventi di ieri, tra cui parte del tragico attacco a PC Palmer”, l’agente rimasto ucciso. “Come per tutti gli agenti di polizia, ho quindi avuto il dovere di proteggere il mio ruolo di testimone… prima di riprendere quello di guida della nostra risposta”, ha provato a giustificarsi.

Ma l’ex sovrintendente capo di Scotland Yard, Phil Fiore, ha raccontato al quotidiano una versione diversa: “Se lui è lì, deve occuparsene. Direi che è dovere di ogni agente di polizia rispondere a un tale incidente. Altri alti ufficiali con cui ho lavorato sarebbero intervenuti”. Un ex comandante della polizia metropolitana, che non ha voluto essere nominato, ha rincarato: “Quando degli alti ufficiali si trovano coinvolti in una situazione come questa devono ricordarsi, prima di tutto, che sono agenti di polizia, poi che sono dei comandanti”.