Sudcorea, di nuovo a galla traghetto “Sewol”: morirono 300 studneti

La vicenda fu l'inizio della fine per la presidente Park

MAR 23, 2017 -

Roma, 23 mar. (askanews) – Il traghetto sudcoreano “Sewol”, nel cui affondamento tre anni fa sono morte 300 persone, è stato riportato oggi fuori dalle acque. La drammatica vicenda ha rappresentato l’inizio della fine delle fortune dell’ormai deposta presidente Park Geun-hye.

Le immagini televisive hanno mostrato la struttura arrugginita della nave lunga 145 metri riemergere dalle acque trainata da due gigantesche chiatte. L’operazione, una delle più importanti di questo genere, ha avuto luogo nel terzo anniversario di uno dei disastri marittimi peggiori nella storia della Corea del Sud.

La gran parte dei morti nel disastro furono studenti e scolari. Si pensa che, all’interno del relitto, ci siano ancora nove corpi che non sono mai stati rinvenuti. Le famiglie hanno a lungo protestato e chiesto disperatamente che il governo s’impegnasse a recuperare il relitto.

All’operazione hanno preso parte circa 450 operai. Il peso del relitto è tra 8mila e 8.500 tonnellate. Il “Sewol” verrà ora trainato nel porto di Mokpo.

Park fu criticata in maniera feroce per non essersi mossa dalla sua residenza nei momenti più drammatici del naufragio, in cui rimasero uccise 304 persone.

(Fonte AfP)