Kaczynski: a vertice Roma Polonia contro Europa a due velocità

Capo partito di governo: Germania va contro i nostri interessi

MAR 20, 2017 -

Varsavia, 20 mar. (askanews) – Il capo del partito di governo polacco ha accusato la politica tedesca di andare contro gli interessi di Varsavia, la quale si opporrà “con tutta la sua forza” all’Europa a due velocità al vertice Ue di Roma. “Non possiamo accettare nessun annuncio di Europa due velocità. Vorrebbe dire che veniamo spinti fuori dall’Unione, che veniamo declassati e messi al rango di membri di categoria inferiore” ha dichiarato Jaroslaw Kaczynski, presidente del partito nazionalista conservatore Diritto e Giustizia (PiS), in un’intervista al periodico di destra wSieci.

Il vertice di Roma, il 25 marzo in occasione del 60esimo anniversario dei trattati di Roma, adotterà una dichiarazione solenne sul futuro dell’Unione europea dopo l’uscita della Gran Bretagna. Germania, Italia e Francia sono favorevoli a un’Europa “a più velocità” per permettere di accelerare l’integrazione tra i Paesi membri che sono pronti in alcuni campi. “L’Europa a due velocità significa che il denaro si concentrerà in Occidente, anche perchè la Germania dovrà pagare di più per coprire i debito dell’eurozona” ha detto Kaczynski. “Maggiori fondi andranno anche all’innovazione nei Paesi della “vecchia Unione”. Questo significa perdite importanti per noi”.

Sui rapporti polacco-tedeschi dopo il vertice di Bruxelles, che ha rieletto Donald Tusk, per Varsavia il “candidato tedesco”, lasciando isolata la Polonia di fronte agli altri 27 Paesi, Kaczynski distingue due livelli. “Quanto alle relazioni dirette tra i responsabili politici, non si può rimproverare nulla a Merkel. Il loro livello è buono. Poi c’è il livello delle realtà e cambia tutto. Su tutte le questioni importanti la Germania ha condotto una politica diretta contro i nostri interessi. A cominciare dalla politica storica fino alla politica energetica” ha detto Kaczynski, considerato come il vero stratega del governo polacco.

Secondo il capo del partito di governo, le decisioni della cancelliera tedesca sono a volte “fatali” per lei stessa, “come nel caso della designazione di Frank-Walter Steinmeier alla presidenza, che ha spianato la strada al candidato dell’Spd alla cancelleria Martin Schulz, creando nel contempo un grosso rischio di perdita di potere per i cristiani-democratici”.

(fonte Afp)