Dopo raid in Siria, Mosca ha convocato l’ambasciatore di Israele

Venerdì attacco aerei dello Stato ebraico, Damasco ha risposto

MAR 20, 2017 -

Mosca, 20 mar. (askanews) – L’ambasciatore israeliano a Mosca è stata convocato venerdì dopo i raid dell’aviazione dello Stato ebraico su obiettivi indicati come legati a Hezbollah libanese presso Palmira, in Siria. Lo ha annunciato solo oggi la diplomazia russa. “Sì, gli abbiamo fatto delle domande in merito” al raid, ha detto all’agenzia Interfax il viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov, spiegando che il colloquio è stato dedicato “agli ultimi sviluppi in Siria e nei dintorni”. L’ambasciatore Gary Koren è stato convocato venerdì dopo che il suo Paese ha annunciato di aver colpito in Siria armi “sofisticate” destinate a Hezbollah, che combatte a fianco del regime siriano. La Russia, insieme all’Iran, è il principale alleato regionale del regime di Damasco, e da settembre 2015 interviene militarmente a sostegno delle forze governative.

Il raid israeliano all’alba nell’area di Palmira ha provocato una risposta anti-aerea dell’esercito siriano e un tiro di missile, intercettato, in direzione del territorio israeliano. Si è trattato dello scontro più grave tra i due Paesi dall’inizio del conflitto siriani a marzo 2011.

Il ministro israeliano della Difesa Avigdor Lieberman ieri ha avvertito che Israele distruggerà i sistemi antiaerei siriani se lanceranno altri missili contro i suoi aerei e le sue operazioni militari in Siria. Israele e Russia hanno negoziato per evitare collisioni tra i rispettivi aerei nello spazio aereo siriano e il premier Benjamin Netanyahu ha incontrato più volte in presidente Vladimir Putin allo scopo di creare un meccanismo in questo senso. Il ministro israeliano dell’Informazione Israel Katz ha detto all’Afp che generalmente la Russia non viene avvisata degli attacchi israeliani in Siria.

(fonte Afp)