Infuria la battaglia a Mosul, scontri vicino alla grande moschea

Le forze irachene hanno preso un terzo ponte

MAR 15, 2017 -

Roma, 15 mar. (askanews) – Prosegue l’avanzata delle forze irachene nella parte ovest di Mosul, teatro dal 19 febbraio scorso di violenti combattimenti tra i jihadisti dello Stato Islamico ed i governativi. Secondo media iracheni le truppe di Baghdad sono riuscite ad espugnare la zona di Bab al Tob, nella parte est della vecchia città dove sorge la grande moschea al Nouri, dalla quale nell’estate 2014 il leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi proclamò il suo califfato.

I combattimenti oggi sono concentrati proprio nella vecchia città chiusa ormai nella morsa dei governativi da ben tre lati: da est con “le forze della polizia federale sono riuscite ad espugnare la zona di Bab al Tob”, come ha riferito un inviato della tv satellitare curda Rudaw, dalla parte sud presidiata dalla Golden Divisione dell’esercito; e da ovest dove le unità di antiterrorismo hanno riconquistato la stazione ferroviaria praticamente adiacente alla grande moschea di al Nouri che si trova all’estremità sud-occidentale della cittadella.

“Le nostre forze sono riuscite ad uccidere il comadante militare della parte ovest di Mosul, Abdul Rahman al Ansari durante l’operazione di bonifica di Bab al Tob” che affianca sul versante ovest del fiume Tigri, il terzo dei cinque ponti di Mosul ripreso dai governativi come annunciato oggi ufficialmente.

Che si combatte nella città vecchia è confermato anche dai media dell’Isis. Oggi l’agenzia ufficiale del Califfato, Amaq, ha dato notizia di una “duplice azione di martirio” eseguita da 2 kamikaze a bordo di un’autobomba che avrebbe provocato “decine di morti tra i miscredenti” proprio nella zona di bab al Tob.

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