Cremlino: “intuitivo” che Usa volessero intercettare Putin

Dopo le relazioni pubblicate da Wikileaks, Peskov commenta

MAR 9, 2017 -

Mosca, 9 mar. (askanews) – Il Cremlino considera “intuitivo” che ci siano stati dei tentativi di “intercettazione” da parte degli Stati Uniti su Vladimir Putin. Secondo il portavoce del capo dello Stato russo, Dmitry Peskov, “con l’intera comunità internazionale, abbiamo naturalmente prestato attenzione ai dati pubblicati. Naturalmente, (i dati) meritano attenzione e dovrebbero essere accuratamente studiati” ha detto Peskov, per poi aggiungere. “Ma, come si sa, a Washington, infatti, loro stessi non nascondono il fatto che ascoltano attivamente i funzionari russi. A partire dal nostro ambasciatore (Sergei) Kislyak, e così via. Non lo nascondono. Pertanto, non c’è bisogno di WikiLeaks, si può intuire” ha aggiunto in merito.

In precedenza, Wikileaks ha pubblicato migliaia di documenti e file memorizzati sullo spionaggio digitale. Il sito ha riferito che è la prima parte della pubblicazione, inferiore all’1% del volume totale di documenti. Vault 7 è il nome che Wikileaks ha dato al dossier molto particolare, destinato a minare ulteriormente la fiducia che molti cittadini ripongono in parte delle istituzioni governative USA.