Libia, sospeso il divieto per le donne di viaggiare da sole

Imposto nei giorni scorsi nell'Est del Paese, sotto da Haftar

FEB 22, 2017 -

Roma, 22 feb. (askanews) – Il governatore militare dell’Est della Libia, generale Abdul Razzaq Al-Nazhouri, ha sospeso il divieto imposto nei giorni scorsi alle donne con meno di 60 anni di recarsi all’estero se non sono accompagnate da un uomo di famiglia. Al-Nazhouri aveva giustificato la misura con motivi di sicurezza, ma le proteste arrivate da attivisti, esponenti politici e organizzazioni della società civile lo hanno spinto a congelare la misura, stando a quanto riportato oggi dal Libya Herald.

Il generale, responsabile dell’area compresa tra Ben Jawad a Derna, aveva spiegato il divieto con la necessità di evitare “gli aspetti negativi delle donne libiche che viaggiano nei Paesi stranieri”, ma soprattutto che entrino in contatto con “intelligence straniere”. “Abbiamo scoperto che i servizi di intelligence stranieri hanno reclutato le nostre donne sotto la copertura di istituzioni della società civile”, aveva detto domenica scorsa all’emittente libica al-Hadat, riferendo di attiviste reclutate dopo viaggi in Italia, Germania, Turchia, Libano, Tunisia ed Egitto.

Il vero ispiratore della misura restrittiva contro le donne sarebbe l’imam saudita salafita Osama Al-Otaibi, indicato da diversi siti come il consigliere religioso dell’uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, tanto da essere invitato a tenere sermoni in diverse moschee nell’Est della Libia.

Sim MAZ