Nicosia, 22 feb. (askanews) – La riunione tra i leader ciprioti greco e turco, prevista per domani a Nicosia, è stata annullata dopo le polemiche nate da un testo votato dal Parlamento della Repubblica di Cipro che minaccia due anni di negoziati sulla riunificazione. Il testo introduce nelle scuole greco-cipriote la commemorazione di un referendum senza valore legale organizzato nel 1950 nell’isola, allora sotto dominazione britannica, nel corso del quale i greco-ciprioti si sono pronunciati in massa in favore dell’adesione alla Grecia.
Il portavoce del governo cipriota ha fatto sapere oggi che il presidente della Repubblica Nicos Anastasiades è stato informato dell’annullamento della riunione. Da parte sua, il portavoce del leader cipriota turco Mustafa Akinci ha confermato che l’incontro non avrà luogo domani.
Questi negoziati mirano alla riunificazione dell’isola sulla base di uno stato bi-comunitario. Al momento, Cipro è divisa tra la Repubblica di Cipro, dove risiede la comunità greco-cipriota, e un’entità cipriota turca unicamente riconosciuta da Ankara.
Akinci ha spiegato che i negoziati non riprenderanno se i ciprioti greci non ritireranno il testo controverso votato in Parlamento. “Attendiamo delle azioni concrete per invalidare questa decisione”, ha spiegato il portavoce Baris Burcu. “Sono pronto a proseguire il dialogo in qualsiasi momento”, ha twittato da parte sua il presidente cipriota, che ha accusato la controparte di mettere in pericolo i negoziati per un problema “minore”.
(fonte afp)