Crisi in Libia, i Paesi vicini riuniti domenica a Tunisi

Martedì dovrebbero incontrarsi Sarraj e Haftar

FEB 17, 2017 -

Tunisi, 17 feb. (askanews) – I ministri degli Esteri di Tunisia, Algeria ed Egitto si riuniranno domenica a Tunisi per discutere le soluzioni per mettere fine alla crisi in Libia, sei anni dopo l’inizio della rivolta nel Paese.

I ministri discuteranno le condizioni di una “soluzione politica consensuale alla crisi” che conosce la Libia, ha indicato il ministero degli Esteri tunisino. Il Paese è piombato in una situazione politica, economica e di sicurezza caotica dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi, a seguito di una rivolta popolare iniziata il 17 febbraio 2011.

Tunisi, Algeri e Il Cairo hanno fissato come obiettivo tentare di “riunire i dirigenti rivali libici intorno al tavolo del dialogo”, ha spiegato il comunicato. La Libia è divisa tra due autorità politiche che si contendono il potere: il capo del governo di unità nazionale (Gna) Fayez al Sarraj, con sede a Tripoli e riconosciuto dalla comunità internazionale; e un governo che controlla l’Est della Libia, con sede ad al Bayda, che sostiene il generale Khalifa Haftar.

Sarraj e Haftar devono incontrarsi martedì al Cairo su iniziativa dell’Egitto, per modificare l’accordo interlibico firmato a dicembre 2015 in Marocco sotto l’egida dell’Onu e al termine del quale è stato istituito il Gna. Secondo Sarraj, il generale Haftar si è rifiutato di vederlo “senza giustificazioni o ragioni”.