Regeni, Intersos a Gentiloni: ambasciatore Italia torni in Egitto

Sergi: "Può essere molto più utile al Cairo che non a Roma

FEB 16, 2017 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Il presidente emerito di Intersos, Nino Sergi, ha chiesto al presidente del Consiglio Paolo gentiloni, al ministro degli esteri Angelino Alfano e al governo tutto di “rinviare in Egitto l’ambasciatore italiano” a un anno dall’uccisione di Giulio Regeni. In una lettera indirizzata a Gentiloni, Sergi ha ricordato che “nonostante alcuni significativi segnali di avanzamento nelle indagini e nella collaborazione giudiziaria”, “la verità non c’è ancora”.

“L’attenzione va tenuta alta, così come le pressioni sul governo egiziano”, ha scritto il presidente di Intersos. E’ “giunto il momento di rinviare in Egitto l’ambasciatore italiano, anche per esercitare meglio e in modo continuativo le giuste pressioni, così come già aveva fatto l’ambasciatore Massari, distintosi per decisione e pervicacia nei giorni del sequestro e in quelli successivi”.

Secondo Sergi, “la presenza del nostro ambasciatore può essere molto più utile al Cairo che non a Roma”. “Sarebbe infatti in prima linea nel sostenere senza sosta le richieste italiane, potrebbe fare pressione quotidiana sulle autorità e difendere, con l’autorevolezza del suo ruolo, le richieste della famiglia e di tutti noi e le posizioni italiane. Anche la parallela presenza a Roma dell’ambasciatore egiziano consentirebbe un dialogo costante, indispensabile allo scopo. Non è attraverso i media, infatti, che gli Stati devono parlarsi”, ha aggiunto nella sua lettera.

Inoltre, “sono la difficile situazione internazionale e le crescenti tensioni che minacciano la pace e la sicurezza a richiedere che i rapporti tra gli Stati, in particolare quelli dell’area mediterranea, si sviluppino con costanti relazioni e partenariati, pur basati sulla franchezza, l’esigenza di verità e la fermezza sul rispetto dei diritti fondamentali della persona e sui processi da mettere in atto per poterli garantire”, ha insistito Sergi. “L’Egitto è al momento un attore primario nei processi di ricomposizione e di influenza dell’area”.

“Forte anche dei loro pareri rivolgo a lei e al Governo da lei presieduto la richiesta di rivedere quanto prima la decisione italiana, rimandando al Cairo l’ambasciatore. È una decisione che ormai si impone, senza per nulla arretrare rispetto alla fermezza italiana nell’esigere piena verità su Giulio Regeni, come giustamente chiedono i genitori e noi con loro.

Una rappresentanza diplomatica autorevole può certamente contribuirvi, molto più di qualsiasi forma di assenza”, ha commentato ancora il presidente emerito di Intersos.