India, l’inquinamento dell’aria ora uccide quanto in Cina

Muoiono 1,1 mln persone l'anno, livelli di polveri sottili più alti al mondo

FEB 14, 2017 -

Nuova Delhi, 14 feb. (askanews) – L’India contende alla Cina la palma del Paese con l’inquinamento atmosferico più mortale, secondo un nuovo studio che avverte che gli sforzi per ridurre le emissioni dalla combustione di carbone non porteranno risultati in tempi brevi. Secondo un rapporto congiunto di due centri di ricerca Usa, la cattiva qualità dell’aria causa 1,1 milioni di morti premature in India ogni anno, quasi come in Cina. Ma se il tasso di mortalità legato all’inquinamento è rimasto fermo negli ultimi anni in Cina, in India è esploso.

L’India ha registrato un aumento di quasi 50% delle morti legate alle PM2.5, le particelle sottili disperse nell’aria, tra il 1990 e il 2015, secondo il rapporto compilato dall’Health Effects Institute e dall’Institute for Health Metrics and Evaluation. “L’India ora si avvicina alla Cina come numero di morti attribuibili alle PM2.5” si legge nel rapporto. Le misure anti-inquinamento in Cina, che si gioca con l’India il titolo di Paese più inquinato al mondo, hanno portato a una stabilizzazione del numero delle morti per smog dal 2005 a oggi. In India invece il numero è aumentato costantemente dalle 737.400 l’anno del 1990 a 1,09 milioni nel 2015.

L’India e il vicino Bangladesh hanno sperimentato l’aumento più forte dell’inquinamento dal 2010 e “ora hanno le concentrazioni di PM2.5 più alte al mondo” si legge nello studio. A novembre lo smog a Nuova Delhi ha raggiunto livelli di crisi, causati dai roghi delle stoppie, dagli scarichi delle auto, dalla polvere e dalle centrali carbone. Il governo ha temporaneamente chiuso le scuole e una centrale a carbone, ma gli esperti dicono che il Paese, dove vivono 1,25 miliardi di persone, dovrà fare molto di più se vuole ripulire l’aria.

“Il carbone non se ne andrà presto. L’inquinamento causato dal carbone sarà sempre molto significativo in India” ha detto Sumant Sinha, presidente della società di rinnovabili indiana ReNew Power. “Le rinnovabili non si espanderanno abbastanza in fretta per poter risolvere quel problema. A meno che tutti i fattori non verranno riportati sotto controllo, non penso che ci avvicineremo a risolvere il problema”.

(fonte Afp)